"Via le correnti di sinistra" Ancora scontro Lega-toghe

Lo scontro tra la Lega e la magistratura si fa sempre più aspro. Morrone punta il dito contro le "correnti di sinistra in magistratura"

"Via le correnti di sinistra" Ancora scontro Lega-toghe

Lo scontro tra la Lega e la magistratura si fa sempre più aspro. Dopo l'ok da parte della Cassazione al blocco dei conti correnti del Carroccio dopo la sentenza di condanna per Bossi e Belsito il duello tra il Carroccio e le toghe si è fatto di giorno in giorno più duro. E adesso a riparile le polemiche c'è una frase del sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone che durante un incontro con i giovani magistrati ha affermato: "Voi sapete a che partito appartengo, cioè la Lega, e mi auguro che la magistratura si liberi dalle correnti. Mi auguro in particolare che si liberi di quelle di sinistra".

Dopo queste parole qualcuno tra i presenti ha abbandonato l'incontro e di fatto è scoppiata subito la polemica. Il sottosegretario però non fa retromarcia e ribadisce la sua posizione: "Ho detto queste parole perché come voi sapete il mio partito ha una questione aperta con questi magistrati". Alle parole di Morrone ha risposto il Csm con la protesta di uno dei componenti, l'ex pm di Napoli, Antonello Ardituro che rivolgendosi al sottosegretario ha affermato: "Le dichiarazioni del sottosegretario sono inaccettabili nel contenuto e gravissime quanto al contesto in cui sono state rese. Un incontro di formazione per giovani magistrati non può essere strumentalizzato per finalità politiche da chi è stato invitato per rappresentare il ministero della Giustizia". Ardituro inoltre ha chiesto al Guardasigilli Bonafede di prendere provvedimenti su Morrone. Infine anche l'Anm punta il dito contro il sottosegretario: "Dichiarazioni gravi e inaccettabili sia perchè rese in una sede istituzionale e in un contesto di formazione di giovani magistrati, la cui reazione è stata di sconcerto, sia perchè provenienti da un rappresentante del Governo invitato all’incontro nella sua veste istituzionale".

Dopo poco Morrone con una nota precisa: "In magistratura non ci sono correnti migliori di altre. E le mie parole pronunciate questa mattina al Csm sono una opinione personale che non rappresenta la posizione del ministro. In questo senso - aggiunge - ho avuto un’uscita irruente e infelice rispetto al contesto e alla rappresentanza. Rivendico comunque la posizione politica, la Lega ha sempre criticato le correnti in magistratura perchè portano alle storture che sono emerse e a più riprese denunciate in diversi anni. Non era mia intenzione sostituirmi al ministro di cui stimo e rispetto la posizione. Così come rispetto la stragrande maggioranza della magistratura che porta avanti la propria missione con abnegazione e imparzialità".

Tirato in ballo, il ministro Bonafede getta acqua sul fuoco e si schiera con l'alleato.

"Prendo atto che il sottosegretario Jacopo Morrone ha già chiarito che quello di stamattina era un giudizio politico espresso in un luogo in cui non dovrebbero entrare le opinioni personali - ha detto in serata - Ritengo l'associazionismo dei magistrati una buona cosa, se non porta alle storture del correntismo". Infine il ministro si è augurato che "quanto avvenuto stamattina non deve compromettere il dialogo che il ministero ha già avviato e che abbiamo tutta l'intenzione di portare avanti con determinazione".

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