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Spadafora, assist allo sport Bonaccini: "Tifosi in serie A"

Il ministro apre: mille persone per il tennis. Subito il governatore spalanca gli stadi a Parma e Sassuolo

Spadafora, assist allo sport Bonaccini: "Tifosi in serie A"

Una corsa in avanti - prima del governo, poi della regione Emilia-Romagna - che continua ad alimentare quel corto circuito nel processo di ritorno del pubblico negli eventi sportivi in Italia. In mattinata l'annuncio a sorpresa di Vincenzo Spadafora, responsabile del dicastero dello Sport: «Apriamo a mille spettatori per tutte le competizioni all'aperto a partire dal 20 settembre».

Una decisione che è stata «benedetta» dal collega della Salute Speranza e dal Comitato tecnico-scientifico, per la prima volta possibilista sulla riapertura, seppure graduale. Ma che si è scontrata per il momento con un atto che deve essere modificato dal governo. La norma comunicata da Spadafora era infatti già prevista nell'ultimo Dpcm dello scorso 7 settembre a proposito di un singolo evento sportivo o culturale, ma non per manifestazioni seriali come il campionato.

Insomma, il limite del 7 ottobre pareva un ostacolo invalicabile. Tanto che la Federcalcio - che ha incassato un nuovo no dal Cts per la questione della riduzione dei tamponi - aveva già annunciato lo spostamento da Parma a Firenze, nello stadio a due passi dal ritiro di Coverciano, della gara della Nazionale contro la Moldova, visto che si giocherà a porte chiuse. L'idea era quella di riaprire seguendo una percorso piuttosto prudente, cominciando ad affrontare il problema all'inizio del prossimo mese dopo aver metabolizzato gli effetti della ripresa della scuola. E proprio mentre si chiariva in senso negativo - niente estensione al campionato di calcio della decisione - l'interpretazione della norma che consentirà agli Internazionali Bnl d'Italia di tennis di avere mille spettatori per semifinali e finali di domani e lunedì, il colpo di scena è arrivato dal governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Mentre il governo diceva no, la Regione ha detto sì: mille persone dunque sugli spalti già domani per Parma-Napoli al Tardini e al Mapei Stadium di Reggio Emilia per Sassuolo-Cagliari. E per il Gp di Formula 1 di fine ottobre a Imola sarà consentito l'accesso a 13.147 spettatori, dopo il precedente di Misano.

Una corsa in avanti quella di Bonaccini, anche presidente della Conferenza delle Regioni, che fa il bis con quella di inizio maggio, quando una sua ordinanza aveva consentito la ripresa degli allenamenti delle squadre di calcio emiliane in «forma individuale». La lettura politica, alla vigilia di un importante appuntamento elettorale, è che se le ordinanze delle regioni di centrodestra non conformi al volere del governo sono state impugnate (vedi i casi della calabrese Santelli per l'autorizzazione dei bar all'aperto, del siciliano Musumeci per lo sgombero degli hotspot non a norma, del sardo Solinas per il divieto di ingresso nel territorio senza test e del piemontese Cirio per la misurazione della temperatura a scuola), le Regioni di sinistra sembrano poter fare ciò che vogliono.

Di sicuro, dopo i mille spettatori dell'amichevole Parma-Empoli di qualche giorno fa e i 500 che oggi saranno a San Siro per Inter-Pisa, c'è ancora confusione sulla strada per il lento ritorno alla normalità. E in una nota l'ad della Lega di A De Siervo sottolinea: «La situazione che stiamo vivendo, alla vigilia della partenza della nuova stagione, è surreale. Il caos regna ancora sovrano». Il presidente della Federtennis Binaghi plaude all'iniziativa del ministro («era illogico che a Bologna per la Supercoppa di basket potessero entrare 1.500 persone al chiuso e al Foro Italico in un impianto aperto nessuno»), resta l'incertezza dei club di serie A. La Juve aveva chiesto appena sei giorni fa 1.000 spettatori per la gara con la Samp.

Richesta respinta, così come quella del governatore Cirio di inizio settembre per 8mila persone.

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