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Spadafora: "Di Maio non tornerà capo politico"

Il ministro per lo Sport non si nasconde: "Questo governo è nato nel caos e fino a quando durerà non vivrà momenti sereni"

Spadafora: "Di Maio non tornerà capo politico"

"C'è grande fermento e la voglia di metabolizzare il duro colpo delle dimissioni di Luigi Di Maio per ripartire". Vincenzo Spadafora è motivato e punta alla rinascita del Movimento 5 Stelle, ora alla prese con l'individuazione di un nuovo capo politico. Al momento i grillini sono concentrati per gli Stati Generali di marzo, un'occasione in cui sarà possibile far confrontare "visioni diverse di governance". Tra la conferma dell'esperienza del capo politico e la necessità di una gestione collegiale, emerge una chiarezza: "Una forza politica non può non avere una figura riconoscibile. Di sicuro serve un vertice". Un'ipotesi è che l'attuale ministro degli Esteri possa ricandidarsi a capo politico: "Se conosco bene Luigi, e lo conosco bene, non lo farà: la decisione che ha annunciato l'ha presa dopo una lunga riflessione. Mi sento di escludere la sua ricandidatura dopo gli Stati generali".

Una scelta che ha fatto discutere, considerando soprattutto che è arrivata a pochi giorni dalle elezioni Regionali in Calabria e in Emilia-Romagna: ha dato così a Salvini e al centrodestra un elemento di propaganda in più nel rush finale, ma gli alleati non sembrano infastiditi. "Dall'interlocuzione di questi giorni con i colleghi nessuno è spaventato. Luigi non ha sbattuto la porta e ora non si metterà a picconare la maggioranza", ha precisato.

"Il governo vive nel caos"

Nell'intervista rilasciata a Il Messaggero, il ministro per lo Sport ha parlato anche della possibilità di procedere con il voto disgiunto per favorire Stefano Bonaccini: "Io sostengo con forza il nostro candidato, i cittadini nel segreto dell'urna decideranno". Se la Lega dovesse vincere in Emilia-Romagna, potrebbero esserci dei pericolosi contraccolpi per il governo: "Allora, questo governo è nato da un contraccolpo e nel caos per via del ritiro della fiducia da parte di Salvini: non teme scossoni. E fino a quando durerà, e auspico fino alla fine della legislatura, non vivrà momenti sereni".

Spadafora infine ha fatto un confronto tra l'attuale maggioranze e quella precedente insieme alla Lega: "Io mi sento più a mio agio con questo governo, ma se non partiamo dal nostro rafforzamento tutto diventa inutile".

Ha detto comunque di sposare l'idea "dell'ago della bilancia e contrasterò sia chi tifa per la spaccatura o per la sparizione del Movimento sia chi spera di inglobarlo".

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