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"Io ancora in campo per evitare governi di incapaci"

Silvio Berlusconi vuole ancora lavorare per il benessere del Paese: "Fi è l'unico partito che testimonia i principi cristiani, liberali, garantisti, europeisti e atlantisti"

Berlusconi: "Io ancora in campo per evitare governi di incapaci"

A quasi 30 anni dalla sua discesa in campo nel 1994, Silvio Berlusconi ha ancora voglia di essere d'aiuto alla sua Italia, fornendo le sue conoscenze e competenze per risollevare il Paese, soprattutto in questo momento di grande difficoltà. In vista del rinnovo del parlamento nel 2023, il Cavaliere ha deciso di tornare in gioco personalmente e di tornare a parlare direttamente con i cittadini, con i milioni di italiani che da quasi tre decenni gli danno la loro fiducia: "Come ho sentito il dovere di scendere in campo nel '94 per evitare la conquista del potere da parte della sinistra comunista, sento ancora il dovere di scendere in campo per evitare che ci siano di governi di incapaci". E la sua voglia di trascinare il Paese verso migliori prospettive l'ha ribadita anche durante un'intervista rilasciata al Tg5 oggi, lunedì 30 maggio, in occasione della storica promozione del suo Monza in serie A.

"Spero di poter ancora avere la forza e il tempo per dare all'Italia un'ulteriore spinta verso il benessere e verso, soprattutto, una maggiore libertà", ha detto Silvio Berlusconi, che nel 1994 è sceso in politica per portare nello scenario politico italiano un'alternativa liberale. "Fi è l'unico partito che testimonia i principi cristiani, liberali, garantisti, europeisti e atlantisti. Siamo assolutamente fondamentali per l'Italia", ha ribadito il Cavaliere. Un impegno che Silvio Berlusconi vuole mantenere con tutto l'elettorato che crede in lui e che è pronto a votare ancora Forza Italia alle prossime elezioni, per replicare quanto fatto negli anni passati. "Nei miei 10 anni di governo, l'università di Siena ha detto che ho realizzato di più di quello che hanno realizzato i governi che ci hanno preceduti nei 50 anni precedenti. Spero di potere ancora avere la forza e il tempo per dare all'Italia una ulteriore spinta verso il benessere e verso una maggiore libertà", ha concluso Silvio Berlusconi.

Durante l'intervista concessa al Tg5, il Cavaliere ha parlato principalmente della scalata verso la massima serie del Monza, la squadra che ha rilevato appena 4 anni fa insieme ad Adriano Galliani e che l'anno prossimo giocherà con le più grandi. L'obiettivo dello scudetto e della Champions League, come confermato da Silvio Berlusconi stesso, era una boutade dettata dal momento di euforia per la storia promozione: "Ieri mi hanno chiesto cosa volevo dopo la promozione e ho detto scudetto e Champions ma era una boutade... Monza e la provincia di Monza meritano però una squadra che li rappresenti nel massimo campionato italiano". E davanti alla prospettiva del derby tra la neopromossa formazione brianzola e il "suo" Milan, Silvio Berlusconi è apparso combattuto: "Non saprò dove starà il cuore... Vedremo, sarà difficile, farò delle riflessioni profonde...

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