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Sprechi in Provincia, la Corte dei conti «indaga» il premier

Mentre Matteo Renzi visita la sede di Twitter a San Francisco, c'è un luogo in Italia dove attendono il premier, ma ormai senza speranza. Renzi è convocato stamattina dalla Corte dei Conti per chiarire il motivo dell'assunzione di quattro direttori generali tra il 2006 e il 2009, da presidente della Provincia di Firenze. Poiché il premier si trova in California, sarà il suo avvocato a intervenire durante il processo in cui i giudici contabili ipotizzano un danno erariale di 816mila euro. Gli inquirenti vogliono capire perché alla Provincia furono assunti quattro dg invece di uno solo, come previsto dalla normativa, con conseguente aggravio della spesa pubblica: ognuno dei quattro percepiva lo stipendio di un dg. Viene contestato anche il tipo di contratto firmato. Inizialmente la Corte dei Conti aveva escluso la responsabilità della giunta e Renzi aveva presentato una memoria. A febbraio invece il collegio ha deciso di «accertare eventuali responsabilità» politiche, e ha ordinato «l'intervento in giudizio» per oggi, oltre che di Renzi, anche dell'ex assessore Tiziano Lepri e del dirigente dei servizi finanziari Rocco Conte. Gli accusati erano stati subito i quattro direttori, più il segretario generale della Provincia Felice Strocchia. È stata la difesa di quattro indagati a chiedere l'integrazione del contraddittorio.

Secondo la difesa, le assunzioni avrebbero comportato un risparmio per la Provincia e le nomine furono decise nelle stanze della giunta. L'unico che non ha chiesto di citare in giudizio Renzi è Giacomo Parenti, ora dg del Comune di Firenze e molto vicino all'ex sindaco.

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