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Spunta l'ipotesi Riccardi. Ma a sinistra è già imbarazzo

Il mondo Lgbt stronca la candidatura di Andrea Riccardi per le sue posizioni contro le nozze gay. Un'altra bocciatura arriva anche da Matteo Renzi

Spunta l'ipotesi Riccardi. Ma a sinistra è già imbarazzo

I giallorossi hanno scelto di puntare su Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant'Egidio che viene descritto come "profilo non di parte" e "autorevole".

Giuseppe Conte, suo principale sponsor, rispondendo ai cronisti all'uscita di Montecitorio al termine dell'incontro con Enrico Letta e Roberto Speranza, ha ribadito che quella di Riccardi "è una candidatura che ha le caratteristiche che abbiamo detto". Secondo il leader del M5S, infatti, si tratta di"un candidato di alto profilo, un candidato che goda di una larga condivisione, una larga maggioranza e una garanzia che possa rappresentare tutti gli italiani e non espressione di una specifica coloritura politica". Fonti del Nazareno sottolineano che l'incontro fra i tre leader della coalizione giallorossa si sia svolto in un "clima positivo" e con "spirito unitario" e che quello di Riccardi sia effettivamente il "profilo di presidente ideale" su cui si sta ragionando. La senatrice di LeU, Loredana De Petris, ha ribadito:"Non è un candidato di bandiera". Anche Letta spinge il suo nome e al termine dell'assemblea dem aggiunge: "Andrea Riccardi non è un candidato di bandiera, è il mio candidato ideale".

A sinistra, però, non tutti sembrano essere così entusiasti di Riccardi."Tale scelta ci lascia perplessi, in quanto proprio dopo che in questi giorni abbiamo lanciato il Referendum sul Matrimonio Egualitario viene scelto un candidato che nel 2013 nel ruolo di presidente di Scelta Civica, ribadì la sua contrarietà al matrimonio LGBT+", dichiara Fabrizio Marrazzo, esponente del Comitato 'Sì Matrimonio Egualitario' e portavoce Partito Gay - LGBT+, il quale si augura che Riccardi chiarisca presto la sua posizione sul tema. "Un candidato a capo di stato deve essere super partes e rispettare la parità dei diritti, non si possono definire divisivi chi chiede diritti perchè è discriminato", attacca Marrazzo. Una simile posizione non è affatto da trascurare, soprattutto se si considera il fatto che Pd e M5S sono stati i principali sostenitori del ddl Zan e, pertanto, è normale che il mondo Lgbt storca il naso di fronte a tale scelta. Un'altra bocciatura arriva da Matteo Renzi che, dallo studio di Mezz'Ora in Più su Rai3, su Riccardi dice: "E' una persona straordinaria, gli voglio molto bene, ha fatto benissimo il ministro, ma credo che non abbia nessuna possibilità di essere eletto. Il M5s lo vuole come candidato di bandiera, per stare sui giornali.

Ma questo non è Sanremo, non si vince il premio della giuria".

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