
Il Dl Asset approvato in Consiglio dei ministri anticipa alcune misure urgenti del più vasto Piano Nazionale per la Microelettronica, destinando al settore circa 700 milioni di euro. Nello specifico viene istituito un credito di imposta maggiorato per la ricerca e lo sviluppo nel settore dei semiconduttori. Viene cofinanziata inoltre la Chips Joint Undertaking, iniziativa promossa tramite il Chips Act Eu che sosterrà tutte le misure di ricerca accademica e industriale nella microelettronica. Per monitorare il trasferimento all'estero di tecnologia critica, anche quando questo avvenga infra gruppo, il Cdm ha autorizzato l'esercizio dei poteri speciali quando gli atti e le operazioni riguardino l'intelligenza artificiale, i macchinari per la produzione di semiconduttori, la cybersicurezza, le tecnologie aerospaziali, di stoccaggio dell'energia, quantistica e nucleare.
Tra le altre misure, è stabilito che gli osservatori astronomici di rilevanza europea (finanziati dall'Esa) costituiscono asset di rilevanza strategica per lo studio dello Spazio e per i quali non si possono, a livello locale, opporre vincoli di carattere paesaggistico o urbanistico.
Per attrarre gli investimenti esteri si prevede che per quelli pari ad almeno un miliardo di euro e riconosciuti dal Ministero delle Imprese di «interesse strategico nazionale» viene introdotta la possibilità di nominare un commissario straordinario che assicuri il coordinamento e l'azione amministrativa necessaria. Infine, per contrastare la delocalizzazione delle imprese, nel decreto è prevista l'estensione a 10 anni del termine per il recupero incentivi per le grandi imprese che portano all'estero la produzione.
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