Stilista impiccata a Milano L'ex è indagato per omicidio

L'uomo era accusato di istigazione al suicidio. Il pm dispone di riesumare il cadavere e una nuova autopsia

Cristina Bassi

Milano Una svolta inaspettata in un caso che, dopo oltre un anno e mezzo, sembrava destinato a essere chiuso senza l'individuazione di un colpevole. Quello di Carlotta Benusiglio, la stilista milanese 37enne trovata impiccata a un albero all'alba del 31 maggio 2016. Il fidanzato della vittima, Marco Venturi, non è più indagato per istigazione al suicidio bensì per omicidio volontario aggravato. Il mistero intorno alla morte della giovane donna si infittisce ancora. E per andare più a fondo, il pm Gianfranco Gallo ha ordinato la riesumazione del cadavere e una nuova autopsia.

Si riparte da zero dunque. Per il 3 gennaio è fissata un'udienza per nominare il consulente che si occuperà del secondo esame autoptico. Il motivo della decisione della Procura sono i risultati delle consulenze tecniche già eseguite, tra loro contrastanti. E prima di chiudere le indagini, decidendo se chiedere l'archiviazione oppure il rinvio a giudizio, si vuole giocare anche questa carta. Un accertamento che per il difensore di Venturi, l'avvocato Andrea Belotti, servirà a diradare ogni dubbio sul ruolo del suo assistito. «Siamo molto tranquilli - dice - riguardo allo svolgimento della seconda autopsia». In effetti al primo esame autoptico, nel giugno 2016, il fascicolo d'indagine per istigazione al suicidio era a carico di ignoti e Venturi non ha potuto partecipare con i propri consulenti. Questa volta avrà la possibilità di affidare a un esperto, come le altre parti in causa, il compito di stabilire com'è morta la sua fidanzata. La speranza del 41enne è che vengano confermati i risultati del primo esame, che parlò di «strangolamento suicidario». Da quell'esito scaturì la richiesta di archiviazione del primo pm, poi il rigetto e il passaggio dell'inchiesta a Gallo.

La famiglia di Carlotta invece spera l'opposto. Che si arrivi a una conclusione diversa e che si getti luce su una storia con numerosi punti oscuri e su un'inchiesta molto tormentata. Carlotta Benusiglio venne trovata morta da un passante nel parchetto di piazza Napoli, a pochi passi da casa sua. Era impiccata a un albero, appesa a un ramo in alto - a 2 metri e 40 - con una sciarpa. I piedi toccavano terra. Aveva trascorso la serata per locali con Venturi, bevendo e litigando con lui. La coppia aveva da sempre un ménage conflittuale (l'uomo è indagato in un altro filone per stalking, agli atti ci sono denunce della 37enne e referti medici per maltrattamenti). Nelle dichiarazioni fatte quando era solo un testimone Venturi ha provato a ricostruire i propri movimenti di quella notte. E ha detto di aver lasciato Carlotta, viva, sotto casa di lei.

Ma le immagini di sorveglianza lo avrebbero ripreso nei pressi di piazza Napoli nell'orario, le 4 del mattino, in cui ha negato di esserci. È lo stesso lasso di tempo della morte di Carlotta. All'andata accanto a lui c'è un'ombra, per gli inquirenti è la fidanzata, e al ritorno Venturi è solo.

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