Storace allarga i confini della destra Costituente aperta ai delusi di Fdi

Pier Francesco Borgia

Roma Una costituente. La destra (tutta) ha bisogno di una costituente. Perché, questo il pensiero di Francesco Storace (nella foto) segretario della Destra, bisogna recuperare quei cinque milioni di voti che un tempo prendeva Alleanza nazionale e che ora sono sparsi per ogni dove. Il Comitato centrale del partito ha indetto la convocazione di un Congresso (il terzo della sua storia) che deve essere riunito entro la fine dell'anno. Per allora dovrebbe però prendere piede un soggetto politico diverso e più ampio che chiami a raccolta tutti i soggetti politici della destra. «Dobbiamo - spiega Storace - raccogliere tutte quelle voci che non condividono il percorso di Fratelli d'Italia». Da Azione nazionale ai vari movimenti civici che hanno affrontato la prova del voto alle ultime amministrative. Sabato prossimo il primo appuntamento di questa road map. A Napoli con i rappresentanti della lista «Napoli capitale», che lì ha preso il triplo dei voti di Fratelli d'Italia alle elezioni del 5 giugno. «Ci sono da mettere a fuoco - spiega Storace - temi fondativi. Bisogna ripartire da zero, dicendo innanzitutto basta con questa politica iperliberista che lascia indietro milioni di italiani che non riescono nemmeno a trovare i soldi per entrare in farmacia. E poi basta con questa moneta unica che detta la politica degli Stati, quando dovrebbero essere gli Stati a dettare la politica monetaria». Soprattutto bisogna evitare di essere su un piano subalterno con un alleato come Salvini. «Per stare insieme hanno tutti rinunciato a qualcosa: Berlusconi a Fitto, Salvini a Tosi. Mi chiedo che senso abbia. Il centrodestra deve ritrovare unità e concretezza».

La stessa cosa si augura Gianni Alemanno che sarà a Napoli appunto con la delegazione di Azione nazionale. Una manifestazione, quella napoletana, dove verrà anche varato un comitato per il «No» al referendum confermativo sulla riforma della Costituzione.

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