La storia di come l'Italia si gettò con troppa fretta nell'avventura dell'euro

Antonio Fazio, ex governatore della Banca d'Italia, ricorda: "Non avremo più terremoti economici ma bradisismi, proprio come avviene a Pozzuoli"

La storia di come l'Italia si gettò con troppa fretta nell'avventura dell'euro

Nella metà degli anni Novanta si comincia ad affermare sempre più intensamente, ma informalmente attraverso la stampa e dichiarazioni pubbliche: l'Italia deve entrare in Europa. Nella crisi dei primi anni del decennio eravamo stati espulsi dal Sistema con una violenta svalutazione della lira. La debolezza della nostra moneta tendeva a riapparire, sia pure alternata a periodi di stabilità, nel corso del 1993 e del 1994. Nella crisi del 1992 la svalutazione della nostra moneta si era verificata nonostante un cospicuo aiuto - previsto dal regolamento dello Sme - ottenuto principalmente dalla Bundesbank per circa 20 miliardi di marchi, nonché un aiuto della Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, per un miliardo di dollari. Il livello dei rendimenti dei nostri titoli di Stato a lungo termine si distaccava progressivamente e notevolmente da quello dei titoli degli altri Paesi fino a raggiungere in alcuni giorni un divario rispetto ai titoli tedeschi tra 800 e 900 punti percentuali. Pongo in atto preventivamente e in modo progressivo una restrizione con la dichiarata intenzione di ricondurre l'inflazione al di sotto del 4 per cento. L'azione di restrizione fu posta in atto attraverso i tassi di finanziamento concessi dalla Banca d'Italia alle banche e limitando drasticamente la creazione di base monetaria.

Nel giro di pochi mesi il cambio migliorò scendendo molto al di sotto delle mille lire per marco. Il divario rispetto ai titoli tedeschi dei nostri buoni del tesoro pluriennali si ridusse da circa 900 punti a 200 punti. Nel giro di circa due anni i prezzi dei beni di consumo discesero al di sotto del 2 per cento all'anno. Esistevano quindi le condizioni di prezzi, cambio, tassi di interesse per far parte della moneta comune, ma non le altre condizioni formalmente richieste dagli accordi per la partecipazione in materia di debito pubblico. Si decide a livello di Governo di rientrare nello Sme, ricostituito dopo la crisi dei primi anni Novanta. La partecipazione allo Sme per due anni almeno era necessaria per poi far parte del progetto della moneta comune. Continua a livello politico l'enfasi: «Dobbiamo andare in Europa». Il rientro nello Sme avviene naturalmente ai tassi di cambio stabilizzati dopo la crisi del 1992. All'insistenza di dichiarazioni pubbliche e politiche più o meno informali obietto: «Ma non siamo già in Europa? Siamo stati tra i fondatori». A quel punto non mi coinvolgono più nelle discussioni e quindi nelle decisioni. Il regime delle monete nazionali, nei confronti delle altre monete, è prerogativa istituzionale del Governo. Almeno indirettamente, quindi del Parlamento. Al governatore spetterà poi la pratica conduzione della politica monetaria e quindi del cambio. Il governatore può dire «non sono d'accordo» e dimettersi oppure affermare che per dovere del ruolo faccio ciò che mi si chiede. Ritenevo che sarebbe stato opportuno quantomeno attendere per entrare nella moneta comune, ma la decisione politica era esplicitamente orientata per una adesione immediata al sistema. La politica monetaria aveva svolto, come detto sopra, i suoi compiti di stabilizzazione del cambio e di riduzione del forte spread tra titoli pubblici italiani e titoli pubblici tedeschi che aveva raggiunto in alcuni giorni 900 punti. I controllo del credito aveva drasticamente frenato l'inflazione. Non aveva potuto certamente ridurre il rapporto tra debito pubblico e Prodotto interno lordo al di sotto del 60 per cento, rapporto richiesto per partecipare alla moneta comune. Bisognava mettere in atto politiche volte ad aumentare la produttività dell'industria e in generale a ridurre il costo del lavoro per unità di prodotto.

Nella riunione informale, drammatica, della notte del 25 marzo 1997 del Consiglio dei Governatori a Francoforte, quando si discute di quali Paesi abbiano i requisiti per partecipare all'euro, il Belgio e l'Italia non hanno i requisiti. Sono fuori per l'eccesso di debito pubblico. La Grecia ha deciso di attendere almeno un anno prima di entrare. Eravamo in quindici allora, il Regno Unito decide di non partecipare, indefinitamente; la Danimarca e la Svezia rinviano la decisione di partecipare. Perché l'Italia non può partecipare alla moneta comune? Perché il rapporto fra debito pubblico e prodotto interno lordo è molto al di sopra della soglia richiesta nel Patto di Stabilità e Crescita, né c'è una tendenza alla diminuzione. Obietto: «Cari amici governatori, io non ritengo di poter dare il mio assenso a questa posizione poiché se domani si scrive nel Rapporto (cosiddetto) di Convergenza che l'Italia non partecipa verrà attaccata la lira sul mercato dei cambi. Salterà probabilmente il Sistema Monetario Europeo e verrà meno l'avvio dell'euro. Non è una minaccia, è analisi economica». Segui una lunga animata discussione. Nel rapporto si finirà per scrivere che l'Italia è molto preoccupata del suo elevato debito pubblico. Era mezzanotte, non potevo consultare nessuno a Roma; redigo un piano pluriennale di rientro del debito pubblico, ricollegandomi ad alcune analisi elaborate nel Servizio Studi della Banca, principalmente dal dottor Morcaldo. Mi impegno a proporlo al Governo per farlo diventare operativo. In giugno dello stesso 1997, chiamato in Parlamento, accolto favorevolmente di fronte alle Commissioni competenti del Senato e della Camera, illustro i problemi, i dibattiti, le conclusioni. Mi si chiede del perché del mio atteggiamento negativo circa l'entrata, fin dall'inizio, nella moneta comune. Rispondo: «La politica monetaria che ho attuato nel corso degli anni Novanta era volta a stabilizzare il cambi della lira, a ridurre l'inflazione e lo spread. Non ho posto in atto né consigliato alcun macello in termini di politica economica». Il banchiere centrale aveva in ogni caso il dovere di condurre le politiche che ho descritto, indipendentemente dal partecipare o meno alla moneta comune. Spiegai ancora: «Entriamo, ma il problema è come restare nell'euro. Quando si perde la manovra del cambio, si deve riacquistare flessibilità nel costo del lavoro e nella finanza pubblica, flessibilità che permetta di rimanere competitivi». Affermo quindi in Parlamento: «Non avremo più i terremoti monetari, ma avremo una sorta di bradisismo economico. Sapete cos'è il bradisismo? È il terreno che si abbassa gradualmente sotto il livello del mare, come avviene a Pozzuoli. Ogni anno perderemo qualcosa in termini di crescita rispetto agli altri Paesi».

Il 7 luglio del 1997 viene approvata - non è chiaro a quale livello istituzionale - e quindi pubblicata la Regola 1466.

*Ex governatore

della Banca d'Italia

Commenti
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Avatar di accanove accanove
28 Dic 2024 - 17:56
@Boreal tutti i paesi che non stanno nell'euro come sopravvivono? Con politiche fiscali, economiche che rappresentano il normale andamento del mondo. Sicuramente avremmo tirato la cinghia, non vi sarebbero stati fenomeni di massa come quelli visti ma saremmo sopravissuti al pari di altri paesi. Questa faccenda del petrolio è la poesia che vi hanno insegnato per giustificare una entrata euro poi dimostratasi fallimentare. Stia certo che non saremmo stati piú poveri di quello che siamo ora, meno suv (la piú stupida spesa che si possa fare) meno viaggi all'estero e certi nostri brand storici non sarebbero stati svenduti come lo sono stati, saremmo piú italiani e meno europei
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Avatar di Giorgio Colomba Giorgio Colomba
28 Dic 2024 - 10:19
Sull'acribica descrizione dei prodromi verso la moneta unica che avrebbe condotto l'Italia all'odierno sfascio incombe a mo' di epitaffio il vaticinio di Prodi: 'con l'Euro lavoreremo un giorno di meno guadagnando come se avessimo lavorato un giorno di più'...
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Avatar di mark_mark mark_mark
28 Dic 2024 - 10:32
@Giorgio Colomba Prodi si riferiva a se stesso. Personalmente è stato un danno.
Avatar di Giorgio Colomba Giorgio Colomba
28 Dic 2024 - 10:44
@mark_mark Probabilmente ha usato il 'pluralis maiestatis'...
Avatar di accanove accanove
28 Dic 2024 - 10:26
se il 1466/97 è quello che intendo saltarono a piè pari i vincoli di bilancio o veniva giú tutto e si introdusse la politica dei "programmi convergenti", praticamente "le regole della partita non la fanno disputare,cambiamo le regole". Poi seguì la riunione del novembre in cui ci "imposero" il cambio 990 sul marco che avrebbe generato il 1936.27(tedeschi stupefatti che accettammo), IT doveva entrare in UE o i tedeschi avrebbero avuto problemi di concorrenza. Ciampi,Fazio,Draghi,Prodi erano euforici del risultato ma furono raggelati dalla stampai in casa il giorno dopo. Ci eravamo condannti. (sto di certo anticipando altri articoli).
Avatar di accanove accanove
28 Dic 2024 - 11:25
riporto altri passaggi del Fazio pensiero che per onestà paventò l'eccessiva fretta di entrare nella UE da subito ma il governo voleva la UE e doveva adeguarsi:[ “Avremmo progressivamente perso reddito e produzione industriale. Purtroppo, avevo ragione. Se l’economia eurozona fosse cresciuta saremmo cresciuti di meno,se invece fosse arretrata, saremmo arretrati di più”, Ma nonostante lo specchietto sull’avvenire, Romano Prodi ha scelto nel 2001 di tirare dritto, accettando quanto gli era stato proposto in sede di dialettica europea, soprattutto dalla Germania]
Avatar di 2x4is8 2x4is8
28 Dic 2024 - 12:07
Può darsi che l'Italia si gettò troppo in fretta nell'avventura dell'Euro, ma la scommessa è finita bene.

Con l'euro stiamo meglio che con le svalutazioni provocate da una moneta debole come la lira.
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Avatar di accanove accanove
28 Dic 2024 - 12:17
@2x4is8 il sunto dell'articolo direbbe che... se avessimo ritardato, la UE si sarebbe costiutita piú avanti o senza di noi, avremmo potuto gestire meglio il nostro cambio sia con leva monetaria quando fuori che con trattative per il rientro (che non sarebbe piú stato obbligatorio ed oggetto di ricatto), saremmo entrati ad una condizione leggermente migliore che avrebbe lenito l'effetto Euro sulle nostre finanze e forse anche migliorate. Sono due i filoni di pensiero, io appartengo a questo.
Avatar di accanove accanove
28 Dic 2024 - 12:25
@2x4is8 uscendo dal serpente SME e lavorando con la leva monetaria recuperammo in meno di 4 anni la svalutazione che effettuammo nel settembre 93, un paio d'anni in piú fuori a gestirci facendo loro concorrenza con il cambio ci avrebbero fatto superare la tempesta monetaria che sarebbe seguita e ci avrebbero sicuramente messo nelle mani qualche arma in piú per strappare un cambio sul marco di almeno 1050 come volevano gli industriali pari a circa 2030 su euro e le cose sarebbero state molto diverse oggi. Ma la UE era un trofeo che Prodi voleva con i tedeschi.
Avatar di jaguar jaguar
28 Dic 2024 - 12:57
@2x4is8 , con l'euro starà meglio lei, la stragrande maggioranza degli italiani no.
Avatar di Nobranco Nobranco
28 Dic 2024 - 17:39
@2x4is8 mi auguro che lei sia in vena di fare battute… perché se crede veramente a quello che ha scritto, siamo messi male, ma male sul serio…
Avatar di Boreal Boreal
28 Dic 2024 - 12:14
Con la l'ira e l' enorme debito pubblico saremmo già falliti... raccontate la verità non le balle che magari fanno presa sulla gente
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Avatar di accanove accanove
28 Dic 2024 - 12:39
@Boreal spero di non rattristarla ma lo siamo già, con il ns debito e senza la possibilità di signoraggio noi siamo già morti, l'euro ha solo acellerato i tempi non avendo messo in atto le manovre di correzione al tempo, si tratta di capire quando avverrà il funerale, salvo che da oggi a domani noi italiani rinunciamo a riscuotere i nostri titoli di stato (1415 mld) sacrificandone una buona parte alla causa. Una ristrutturazione "mirata" del debito allo stato attuale sembra l unica soluzione per continuare e probabilmente riusciremmo anche a superare lo stress test bancario se vi fosse la partecipazione popolare
Avatar di jaguar jaguar
28 Dic 2024 - 13:05
@Boreal , quindi secondo lei l'euro ci ha salvati?
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 13:24
@Boreal con la lira avendo la sovranità monetaria potevamo sempre controllare la situazione, adesso invece abbiamo una moneta straniera e siamo diventati una colonia
Avatar di Pistolo Pistolo
28 Dic 2024 - 14:40
@accanove

Se ancora ci danno credito è perchè la ricchezza privata è più alta del debito. Ed ancora non è stata sottoposta ad una vera tassa x sanare il deficit di Bilancio dello stato.
Avatar di accanove accanove
28 Dic 2024 - 15:01
@Pistolo lo sa lei, lo so io, lo sanno i nostri partner europei, non a caso insistono su molte "cosucce" di carattere finanziario che a noi proprio non stanno benissimo.....
Avatar di Boreal Boreal
28 Dic 2024 - 17:22
@jaguar esatto
Avatar di Boreal Boreal
28 Dic 2024 - 17:24
@Pippo3 siamo un paese importatore di materie prime...avrei voluto vedere pagare il petrolio con la lira
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 17:35
@Boreal quando c'era la lira il petrolio come lo pagavamo?
Avatar di accanove accanove
28 Dic 2024 - 17:56
@Boreal tutti i paesi che non stanno nell'euro come sopravvivono? Con politiche fiscali, economiche che rappresentano il normale andamento del mondo. Sicuramente avremmo tirato la cinghia, non vi sarebbero stati fenomeni di massa come quelli visti ma saremmo sopravissuti al pari di altri paesi. Questa faccenda del petrolio è la poesia che vi hanno insegnato per giustificare una entrata euro poi dimostratasi fallimentare. Stia certo che non saremmo stati piú poveri di quello che siamo ora, meno suv (la piú stupida spesa che si possa fare) meno viaggi all'estero e certi nostri brand storici non sarebbero stati svenduti come lo sono stati, saremmo piú italiani e meno europei
Avatar di Celcap Celcap
28 Dic 2024 - 13:27
Riassumendo : grazie Prodi per averci rovinati
Avatar di ClaudioB ClaudioB
28 Dic 2024 - 13:44
Infatti da un giorno all'altro il potere d'acquisto del mio stipendio si è praticamente dimezzato, un bel balzo in avanti eh?
Avatar di Pistolo Pistolo
28 Dic 2024 - 14:41
@ClaudioB

LOro signori prendevano Lire 12.000.000 trasfomati in 12.000,00 € . Impiegati Lire 1.300 traformato in € 650.00 capito.
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 13:55
settembre 1992 cambio lira/marco 740. Speculazione Soros su lira e sterlina. Il cambio schizza a 1250 con punta a 1270. E lì avremmo dovuto rimanere non rivalutare del 25% per fare un favore ai tedeschi. Entrata nell'€ a quelle condizioni con cambio 990 un suicidio economico. Fazio ha ragione.
Avatar di buonaparte buonaparte
28 Dic 2024 - 14:11
se non entravamo nell'euro saremo falliti come l'argentina con l'enorme debito che abbiamo- abbiamo un debito statale a testa di 65.000 euro-perchè siamo un popolo con tantissimi fannulloni e ladri- derubiamo la collettività con pensioni statali bonus vari rdc e mille altri aiuti ed aiutini a gente che ha il piu grande risparmio privato rubando alla collettività e facendo debito pubblico
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Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 14:51
@buonaparte spigami una cosa. Giappone debito al 260% del Pil, spread -130. Come mai?
Avatar di accanove accanove
28 Dic 2024 - 15:18
@buonaparte che il debito pubblico sia servito negli 80/90 elettoralmente lo sappiamo, comunque....dei 2.962 mld del debito gli italiani privati ne hanno 372, bankit 740, istituti finanziari italiani (parzialmente sempre noi privati) 1.100. A sintetizzare abbiamo allargato il debito impossessandocene con i nostri risparmi..... e questo ci rende unici in europa, da qui il persistente delicato equilibrio che ci permette di resistere.
Avatar di buonaparte buonaparte
28 Dic 2024 - 15:19
@Pippo3 -- te lo spiego subito-1 il nostro debito reale calcolato con il metodo giapponese è di 3.400 miliardi- 2 i giapponesi si comprano il loro debito a tassi vicino allo 0 non fanno come noi che i soldi che rubiamo come sopra pensioni statali bonus ecc li andiamo ad investire dove vi danno di piu-3 lo stato giapponese è proprietario di strutture e aziende efficienti che valgono molto-noi ce li siamo già venduti in passato per pagare fannulloni e parassiti con pensioni statali bonus naspi rdc ecc- 4 ................
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 15:26
@buonaparte risposta sbagliata, riprova, magari riesci a fare meglio
Avatar di buonaparte buonaparte
28 Dic 2024 - 15:34
@Pippo3 -- se non sei del mestiere lascia perdere- ce il calcio se vuoi
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 15:41
@buonaparte sei tu che non sei del mestiere. Infatti non sai nemmeno le ragioni per le quali il Giappone può permettersi un debito del 260% del Pil e avere spread negativo.
Avatar di pensionesoavis pensionesoavis
28 Dic 2024 - 15:42
@Pippo3 perche' il Giappone ha il suo debito interno non esternalizzato.Noi si.
Avatar di buonaparte buonaparte
28 Dic 2024 - 15:52
@pensionesoavis -- bravo ---era il mio punto 4-
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 15:55
@pensionesoavis bravo, in parte hai spiegato ma non è tutto. Il Giappone ha la sovranità monetaria e una banca centrale che protegge la moneta, il sistema bancario, i risparmiatori cosa che non può fare la BCE che è una parodia di banca centrale. Non solo il 50% del debito giapponese è posseduto dalla banca centrale quindi è come se non esistesse, in altro 40% da istituzioni pubbliche come fondi pensione pubblici.
Avatar di buonaparte buonaparte
28 Dic 2024 - 15:55
@Pippo3 --- ahhhh--- si puo andare all'università a tutte le età
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 16:19
@buonaparte un buon consiglio seguilo
Avatar di buonaparte buonaparte
28 Dic 2024 - 16:31
@Pippo3 -- io ci sono stato 65 anni fa-- se l'italia battesse moneta la nostra lira varrebbe almeno la metà dell'euro- avete finito di fare viaggi all'estero e comprare straniero e ecc.- o pensi di stabilire tu il valore della lira? --- ahhh
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 16:37
@buonaparte infatti sei fuori tempo e si vede. Con la sovranità monetaria avremmo avuto una crescita economica molto alta, con l'€ e le politiche di austerità teutoniche da 20 anni cresciamo dello zero virgola quando va bene. Monti ubbidendo alla Merkel ha provocato un crollo del Pil del 4,9% e un aumento del debito dal 119% al 133%. Ma lui ha salvato i conti pubblici. Vien da ridere.
Avatar di buonaparte buonaparte
28 Dic 2024 - 16:53
@Pippo3 -- sai cosa vuol dire che la lira varrebbe meno della metà- vuol dire che pagheremo il doppio tutto ciò che viene da fuori italia-che i nostri stipendi sarebbero la metà- che il tasso di debito che dovremo pagare per il nostro debito pubblico sarebbe sul 10% come era prima del 2000 e eccc. venderemo meglio i nostri prodotti perchè i nostri stipendi sarebbero la metà e eccc....
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 17:06
@buonaparte Il Premio Nobel Stiglitz dice "L'Eurozona ha bisogno di una riforma radicale, ma visto che questa non ci sarà a causa dell'opposizione della Germania, l'Italia farebbe bene a uscire dalla moneta unica, una mossa sì rischiosa ma che porterebbe vantaggi chiari, lineari e considerevoli" ne sai più di un Premio Nobel? I nostri stipendi sono diventati la metà con l'€ cambiato a 1000 lire. Lo sai che lo stesso fenomeno è avvenuto anche in Germania? € cambiato a 1 marco invece che 2. Poi i tedeschi ci hanno guadagnato essendo l'€ una moneta per loro svalutata, per noi rivalutata
Avatar di buonaparte buonaparte
28 Dic 2024 - 17:21
@Pippo3 -- sta parlando della situazione attuale che come ti scrivo è già oltre il baratro per i motivi già detti- ci possiamo salvare solo lavorando di piu e smetterla con pensioni facili, statali fannulloni, bonus, naspi,rdc,11o e ecc- se ne esce solo con LAVORO LAVORO E TANTO VERO SUDORE
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 14:49
Hans Werner Sinn, capo del Centro Studi IFO di Monaco, consigliere economico del governo tedesco, rileva come la perdita di competitività dell’Italia sulla Germania dall’introduzione dell’euro sia stata del 38%, poiché non si può recuperare il gap unica soluzione è l’uscita dall’euro dell’Italia oppure una svalutazione salariale del 40%. Che è esattamente quello che è avvenuto negli ultimi 20 anni. Poi ci lamentiamo che i salari sono fermi dal 1990.
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 15:23
In altro articolo del 2021 Antonio Fazio disse che l'Italia con la lira sarebbe stata un concorrente formidabile. Forse è per questo, per bloccare la competitività dell'Italia che Germania-Francia ci hanno fatto entrare nell'euro senza che ne avessimo i requisiti? Ma stai vedere che è andata proprio così
Avatar di accanove accanove
28 Dic 2024 - 15:46
@Pippo3 lei lo ha scritto, da 740 a 1250, da un giorno all'altro quello che un tedesco comprava in Italia con 1.35 marchi lo poteva comprare con 0.8, il nostro prodotto che non era secondario al tedesco costava il 30% in meno... hai la voglia di come avrebbe continuato a funzionare l'export a queste condizioni. Certo se un italiano voleva comprare tedesco pagava il 70% in piú (freno all'importazone, bilancia pagamenti virtuosa, preferenza a prodotti nazionali)
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 15:33
Nel suo intervento alla Conferenza "Un'Europa senza euro" dell’aprile 2014, Giorgio La Malfa ha ricordato "una volta ebbi una discussione con Padoa Schioppa, che aveva collaborato con Delors e gli dissi: ma non vi rendete conto che l'€ non può funzionare. Mi rispose: tu credi che non lo sappiamo".
Avatar di Nobranco Nobranco
28 Dic 2024 - 17:25
@Pippo3 Padoa Schioppa… altro di buoni… quello che “ Le tasse sono bellissime!!”…. Grazie a gente di questo calibro siano finiti all’attuale disastro… noi, beninteso, non lorsignori….
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 15:36
Antonio Fazio in una recente intervista ad Avvenire ha detto «La stabilità della moneta avrebbe dovuto sostenere la crescita dell'economia e, invece, l'economia ha dovuto sostenere la moneta»
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 15:38
Il Prof. Federico Caffè considerava Draghi il suo miglior allievo e gli diede da fare la tesi sul progetto di creare una moneta unica in Europa. Draghi demolì tale progetto definendo una moneta unica INSOSTENIBILE e NON AUSPICABILE. Laureato con il massimo dei voti
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Avatar di accanove accanove
28 Dic 2024 - 16:07
@Pippo3 ....aggiunse anche "irrealizzabile ed impensabile senza un sistema bancario e fiscale unico", idea che ancora oggi Draghi persegue. Non è escluso che con qualche sconquasso ce lo troviamo presidente del parlamento UE, TUTTI gli si assoggetterebbero (i tedeschi suoi nemici sono indaffarati su altro), sarebbe la fine della politica europea sostituita dal "regno del finanziario"
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 16:32
@accanove il teorico dei sistemi monetari fu Robert Mundell, economista canadese e premio Nobel, che però disse che in Europa non c'erano le condizioni per una moneta unica. Troppo diverse le economie, i sistemi paese, le culture politiche
Avatar di accanove accanove
28 Dic 2024 - 16:48
@Pippo3 esattamente quello che Draghi nella sua tesi di laurea individuò. Ragione sempre e comunque veritiera per definire il "non successo" dell'euro che anzichè unificare ha diversificato perchè i governanti nazionali non erano e non sono disposti a cedere le armi di controllo che hanno sul proprio paese, fisco,sistema bancario, politica industriale oggetti prettamente di carattere politico, già la moneta fu aleatoria e psicologicamente sopra valutata, (era il primo passo tutto sommato semplice da fare e a noi ce le raccontarono di dritto e di rovescio) ed abbiamo visto che se non passi TUTTO il fiume rimani impantanato. Cosa sarà? Non so, sono pessimista.
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 17:12
@accanove anch'io sono pessimista. Guarda, ho lavorato con gente di tutto il mondo, americani, inglesi, francesi, tedeschi, austriaci, portoghesi, turchi, greci, israeliani ecc. ecc. Ricordo la Grecia. Un Paese che con la dracma era più che dignitoso, letteralmente distrutto. Quando hanno introdotto l'€ mi chiedevo: ma come è possibile che Germania e Grecia possano avere la stessa moneta. Un discorso che vale anche per noi del resto.
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 15:50
Il Premio Nobel Stiglitz fece la seguente osservazione "quando hanno creato l'Euro hanno sottratto ai Paesi il controllo del tasso di interesse e quello di cambio, due strumenti di aggiustamento necessari in caso di shock, ma non li hanno sostituiti con nulla. In questo modo hanno legato le mani all'Europa" e aggiunse "invece di unire l'Europa, l'euro e le regole europee hanno portato stagnazione e divergenza, i ricchi si sono arricchiti e i poveri impoveriti”
Avatar di Pippo3 Pippo3
28 Dic 2024 - 15:52
“Grazie alla moneta unica in 20 anni ogni tedesco ha guadagnato 23 mila euro, ogni italiano ne ha persi 75 mila” dice il Cep (Centre for European Policy) di Friburgo. E’ evidente come l’euro sia stato il più grande fallimento economico degli ultimi cent’anni.
Avatar di Nobranco Nobranco
28 Dic 2024 - 17:27
@Pippo3 il più grande fallimento e la più grande truffa…. Ma per noi, non certo per i tedeschi….
Avatar di bruco52 bruco52
28 Dic 2024 - 17:21
Dice Fazio "La notte del 25 marzo 1997....Era mezzanotte, non potevo consultare nessuno a Roma...". Incredibile che l'allora Governatore della Banca d'Italia non potesse consultare nessuno a Roma. Al governo c'era Prodi Romano e una delle tante accozzaglie di sinistra; già allora la sinistra dormiva di un sonno pesante. Ma questo si sapeva.
Avatar di Nobranco Nobranco
28 Dic 2024 - 17:37
A mezzanotte…. Nel pieno di una riunione da cui sarebbe uscita una decisione fondamentale per il futuro di tutta Europa…Prodi dormiva, pensando a quanto è buono l’erbazzone e a quanto si sarebbe fatto pagare le consulenze dai cinesi…. Questa è la gente che ci ha infilato nella trappola mortale dell’euro e che ancora oggi, spudoratamente, pontifica….
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