Il ministro dell'Interno Matteo Salvini predispone un piano anti terrorismo dopo la tragedia di Christchurch. Ed è soprattutto sul "rischio emulazione" che si concentra l'attenzione del Viminale, considerato anche il rischio che le immagini propagate su internet e attraverso le televisioni facciano breccia nella mente di alcuni soggetti a rischio.
Proprio per questo motivo, il dicastero guidato da Salvini ha posto ancora maggiore attenzione su questa minaccia terroristica. E nella mattinata di oggi, lo stesso ministro dell'Interno ha partecipato alla riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo.
Come spiega Repubblica, secondo fonti del Viminale si è discussa la possibilità di una "rinnovata attività di monitoraggio" per evitare il rischio di emulazione da parte di potenziali killer legati a movimenti suprematisti o razzisti, ma anche sulla minaccia rappresentata da ritorsioni ad opera di ambienti radicali islamici. In particolare come vendetta trasversale per quanto avvenuto in Nuova Zelanda.
Come riporta Adnkronos, il ministro Salvini, al termine della riunione, ha dichiarato: "Questa mattina si è riunito in via straordinaria il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, dopo l'attacco in due moschee in Nuova Zelanda. Non sono emersi legami tra l'attentatore e l'Italia, ma i nostri apparati di sicurezza restano vigili per monitorare la situazione".
Il collegamento fra Brenton Tarrant e l'Italia è stato analizzato soprattutto dopo che il governo croato ha confermato che il terrorista era stato in Croazia tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017.
Ieri il procuratore generale bulgaro Sotir Tsatsarev ha ricordato la permanenza in Europa sud-orientale di Tarrant nel dicembre 2016. Inoltre, i richiami a Luca Traini, oltre che a personaggi storici italiani, hanno fatto aumentare il monitoraggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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