Roma - Dalla Sicilia, il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani insiste sulla proposta di un piano per il Sud che, utilizzando fondi Ue e finanziamenti bancari, può arrivare a 20 miliardi, con un effetto leva di 200 e che può creare 500 mila posti di lavoro in tre anni. Denaro, dice Tajani, per costruire infrastrutture, strade, ponti, porti, ma anche mezzi digitali, necessari ad un rilancio del turismo e a favorire il lavoro soprattutto giovanile abbattendo il cuneo fiscale con incentivi alle imprese che assumono. «La Sicilia ha enormi potenzialità - spiega - e non può essere tagliata fuori dall'Europa; quest'isola e tutto il Sud meritano di più di un governo che gli sta togliendo il cofinanziamento ai fondi strutturali. È inaccettabile che la Sicilia abbia 12 volte meno voli per l'Europa delle Baleari. Serve un rilancio di Comiso e di tutto il sistema aeroportuale siciliano».
Poi parla di un'Unione Europea che in Africa deve avere «una voce sola», con un rimprovero esplicito alle polemiche italo-francesi sull'immigrazione, tra i vicepremier Salvini e Di Maio da una parte e il presidente Macron dall'altro.
A Bruxelles, sottolinea, bisogna farsi sentire con le competenze, i contatti e le relazioni internazionali che ha Silvio Berlusconi, perché «nessuno più di lui conosce lo scacchiere e la sua voce contribuirebbe a ridurre le tensioni con la Russia e a fare dell'Europa un ponte tra Stati Uniti e Federazione russa, senza rischiare di essere schiacciata tra le due parti».
Pollice verso, invece, sulla ricetta dei gialloverdi, a cominciare dal reddito di cittadinanza che interesserà numerosi siciliani come altri cittadini meridionali: «Bisogna creare crescita per vincere una disoccupazione che affligge la Sicilia e, soprattutto, l'Italia meridionale. Non credo che serva assistenzialismo perché favorisce la rassegnazione, fa perdere la fiducia e, soprattutto, fa perdere la dignità».
Il divario tra Nord e Sud va colmato: «Le infrastrutture non possono fermarsi a Salerno - sentenzia Tajani - Manca l'alta velocità in Calabria, in Puglia, in Basilicata, Sicilia e Sardegna. Come non è giusto che una regione come la Sicilia abbia una finta autostrada che colleghi le due città più importanti. Non ci possono essere disparità tra cittadini italiani del Nord e del Sud».
A Catania, al fianco del sindaco azzurro Salvo Pugliese e a Palermo con il governatore Nello Musumeci, Tajani spiega che la candidatura di Berlusconi alle europee consentirà agli italiani di riparare ad un'ingiustizia. «È giusto che Berlusconi si candidi, essendo il leader di una forza politica. È stato estromesso, secondo me violando le regole, dal suo seggio elettorale in Senato e ora i cittadini possono riparare ad una ferita inferta dalla sinistra per una serie di pregiudizi». Tajani è convinto: «Berlusconi metterà a disposizione dell'Italia e dell'Europa la sua straordinaria esperienza in politica estera».
Proprio il giorno prima Tajani è stato ad Arcore con il Cavaliere per studiare il programma e la campagna elettorale per il voto di maggio.
Ricorda che in passato Berlusconi ha già dimostrato le sue capacità di mediazione, con «l'accordo con Gheddafi che bloccò l'immigrazione clandestina, gli accordi con tanti altri Paesi dove operano imprese italiane, in particolare le relazioni con la Russia, completamente diverse da quelle di oggi». L'ultima stoccata è per Calenda: «Non ci interessano i paperacchi radical chic».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.