
Un testo di 19 articoli con una stretta per l'immigrazione irregolare, mafia, occupazione abusiva di casa e microcriminalità. Arriva in Aula oggi, per il primo voto, il decreto sicurezza, approvato dal governo nel mese di aprile. La deputata di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli sarà la relatrice del provvedimento, licenziato inizialmente come disegno di legge e poi trasformato dall'esecutivo in decreto. Oggi, dopo la discussione generale, sarà posta la fiducia per accelerare l'iter.
Ecco cosa prevede il nuovo pacchetto di norme per migliorare la sicurezza urbana. Il testo introduce una fattispecie di reato per le rivolte in carcere dei detenuti e la norma viene estesa anche ai centri per gli immigrati irregolari. Arriva poi una stretta per le borseggiatrici rom: il differimento della pena per le mamme diventa facoltativo e non più obbligatorio. Il decreto sancisce inoltre il divieto esplicito relativo alla cannabis light, proibendo l'importazione, la lavorazione, il possesso, la cessione, la distribuzione, la vendita e il trasporto di infiorescenze con THC basso per uso ricreativo.
Un'importante novità riguarda le forze dell'ordine e le norme anti-proteste. Viene introdotta un'aggravante specifica per violenza o resistenza contro agenti di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza. In questo senso, si prevede la reclusione da due a cinque anni per lesioni personali agli ufficiali in servizio, estesa anche alle lesioni lievi. Il decreto prevede lo stanziamento di fondi per coprire fino a 10 mila euro di spese legali degli agenti coinvolti in procedimenti penali legati al loro servizio. Inoltre, è consentito agli stessi di portare armi private fuori servizio senza licenza specifica. Reati specifici vengono previsti anche per blocchi stradali. Finora era prevista una multa che andava da mille a 4mila euro: ora è stata introdotta la reclusione fino a un mese, oltre a una multa fino a 300 euro.
Giro di vite per le occupazioni abusive di immobili, pene aggravate per chi ostacola infrastrutture strategiche («norma anti-No TAV»), e sanzioni più severe per chi commette truffe agli anziani, con pene da due a sei anni di carcere e multe significative.È prevista inoltre la reclusione fino a 4 anni di carcere per chi anche online, diffonde materiale con istruzioni su armi o tecniche per compiere atti di violenza o sabotaggio.