Coronavirus

Stretta di fine anno: Pass per studenti, tamponi ai vaccinati e obblighi di siero

Giovedì la cabina di regia. Le ipotesi: certificato breve (anche per la scuola), mascherine all'aperto, vaccini per chi lavora a contatto con il pubblico e test negativi per accedere a eventi, cinema e teatri

Stretta di fine anno: Pass per studenti, tamponi ai vaccinati e obblighi di siero

Il presidente del consiglio Mario Draghi riunirà giovedì 23 dicembre la cabina di regia con tre obiettivi: verificare gli effetti sulla campagna vaccinale alla luce delle prime due settimane di utilizzo del super green pass, analizzare i dati aggiornati della curva epidemiologica e valutare eventuali nuove misure per contrastare la variante Omicron. Fonti di Palazzo Chigi fanno trapelare l'ipotesi molto credibile che in quell'occasione, all'antivigilia di Natale, possa essere reso obbligatorio il tampone negativo anche per chi è vaccinato per partecipare agli eventi, alle feste, per andare nei luoghi affollati come cinema e teatri. Naturalmente questo obbligo non potrà essere fatto valere anche per gli eventi privati, per i quali ci si accontenterà di raccomandazioni e buon senso.

Giovedì 23 dicembre sarà anche l'ultimo giorno di scuola per milioni di studenti italiani. E il tema scuola sarà al centro della riunione tra i capi delegazione di maggioranza. Sarà fatta una valutazione sull'ipotesi di ritardare la ripresa post festività. Ma soprattutto sull'opzione, caldeggiata da una pattuglia di sindaci del Pd, di imporre l'obbligo green pass per studenti e alunni. Un'ipotesi che fa scvattare la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: «Proposta discriminatoria, inaccettabile e irricevibile». Sta di fatto che il tema è sul tavolo. Ma i presidi frenano.

Altro tema sul tavolo della cabina di regia è l'ampliamento dell'obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori del pubblico impiego. Le misure che potrebbero essere adottate verranno prese solo alla luce dei report e soprattutto alle indicazioni degli scienziati. Nulla è ancora deciso, spiegano dal governo. I dati, per quanto riguarda la variante Omicron, dicono questo: sono 84 le sequenze della variante Omicron analizzate e depositate nella piattaforma ICoGen, che riceve le segnalazioni della rete di oltre 70 laboratori regionali coordinata dall'Istituto superiore di sanità (Iss). Numeri destinati ad aumentare nei prossimi giorni. «Nessuna stretta di Natale», assicurano fonti del governo. Eventuali misure scatteranno per la fine dell'anno. Mentre in Europa tira aria di lockdown, il governo italiano non vuole cambiare strategia.

E dall'esecutivo arriva la secca la smentita anche all'ipotesi di un lockdown natalizio per i non vaccinati: «Sulla alla possibilità che il Paese possa entrare in un nuovo lockdown, ma solo per i non vaccinati, assolutamente no, non succederà. L'Italia ha provato ad anticipare ulteriori misure restrittive e prevenire scenari peggiori attraverso l'introduzione del super Green pass che ci permette di dire al Paese che siamo in grado di non prevedere più chiusure», assicura il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. In Europa la situazione è un po' diversa. In Gran Bretagna il premier Boris Johnson sembra intenzionato a cedere alle pressioni di chi lo vorrebbe più realista e quindi severo. I Paesi Bassi, come raccontiamo in queste pagine, da oggi è in lockdown fino a metà gennaio. In Italia non ci sono sul tavolo soluzioni estreme. Tra i correttivi per fermare la diffusione della variane Omicron la reintroduzione dell'obbligo della mascherina all'aperto. Potrebbe essere l'unico provvedimento che adotterà la cabina di regia. Sul tema scuole sarà fatto un approfondimento in cabina di regia sia sul riavvio delle attività che sull'obbligo per gli studenti del pass vaccinale. Non convince la proposta di chiedere oltre al green pass anche il tampone negativo per accedere a locali pubblici affollati. Matteo Renzi mette sul tavolo una proposta: anticipare la terza dose dopo cinque mesi dalla prima e dare il green pass solo a vaccinati e guariti. Sulla durata del pass vaccinale è in corso una riflessione.

Ma la decisione va calibrata con l'ok dell'Europa.

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