"Stuprata, era straniero": studentessa ventenne ricoverata sotto choc

Il giovane l'ha spinta dietro un cespuglio. Poi la violenza e la fuga. È caccia all'uomo

"Stuprata, era straniero": studentessa ventenne ricoverata sotto choc

Un parco pubblico, un orario (le 9 di sera), ancora tanta gente che passeggia. Insomma, una situazione di apparente tranquillità. E invece il rischio del bruto pronto a ghermire la sua preda era lì, nascosto dietro una siepe. Quando un ragazza 20enne è passata di lì, lui l'ha spinta dietro l'aiuola e l'ha violentata. È accaduto due sere fa alla periferia di Reggio Emilia. La vittima ha raccontato di essere stata assalita alle spalle da uno sconosciuto, probabilmente straniero.

L'uomo l'avrebbe spinta dietro un cespuglio prima di abusare di lei, per poi far perdere le sue tracce. La notizia è stata anticipata dal Resto del Carlino. La ragazza, ferita e sotto choc, è stata soccorsa dal 118 e trasportata in ospedale.

Indaga la polizia, per rintracciare l'aggressore, ma per ora nessun risultato. Intanto all'ospedale è scattato il protocollo sanitario che si applica in caso di violenze sessuali. Inevitabili le reazioni e le polemiche. Sempre dello stesso tenore. Claudia Bellocchi, Responsabile Coordinamento Lega Donne Emilia, ha la sua ricetta: «Gli eventi sempre più frequenti di violenze ai danni di donne o bambini vanno affrontati con mezzi forti di contrasto. Per questo, credo che la proposta del nostro vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini di attuare la castrazione chimica è l'unica via per impedire a queste persone malate di poterlo fare ancora; una sperimentazione, la castrazione chimica, che è già in vigore in tanti altri paesi Europei civili e credo sia giunto il momento di poterla attuare anche qui da noi. Ciò che è accaduto ieri Reggio Emilia e a Piacenza nei giorni scorsi ai danni di una donna, legata e violentata da un romeno che si trovava ai domiciliai, è solo l'ultimo di una lunga serie di tristi eventi».

Già, il caso di Piacenza. Unica consolazione: lì il reponsabile dello stupro è finito in manette in poche ore. Arrestato alla stazione di Forlanini di Milano da dove il romeno cercava di allontanarsi il più possibile dal luogo della violenza. Uno stupro compito ai danni di una barista cinese, 40 anni, in viale Dante, a Piacenza, nella notte fra mercoledì e giovedì scorsi. Il responsabile è Nicolae Istrati, 34 anni, nato in Ucraina ma con cittadinanza romena, operaio, è stato catturato dai carabinieri del comando provinciale di Piacenza prima che lo stupratore riuscisse a scappare verso Genova o a superare la frontiera con la Francia. La vittima della violenza, stando alla ricostruzione fornita dai militari dell'Arma, è stata avvicinata dall'uomo mentre si apprestava a chiudere il bar. Lui l'avrebbe spinta, picchiata, legata e stuprata per ore. Caviglie e polsi bloccati così come la bocca, ricoperta da un nastro. Un incubo durato per circa quattro ore.

Poi il 34enne è scappato diretto a Milano, dove è stato bloccato. I militari dell'Arma sono riusciti a incastrarlo grazie anche ad alcune telecamere della zona che lo avevano inquadrato di spalle.

Speriamo che la stessa cosa accada anche per lo stupratore di Reggio Emilia.

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