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"Sul seggio di Berlusconi deciderà la famiglia"

Tajani auspica un impegno diretto nel collegio del Cav a Monza: "Un suo caro più che ben accetto"

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Ci sarà un Berlusconi candidato per il seggio vacante lasciato dal leader azzurro in Senato? E chi? Marina, che l'ha sempre escluso ma rimane in pole position, o il fratello Piersilvio, il più giovane Luigi o ancora lo zio Paolo? Circola anche il nome di Adriano Galliani, che potrebbe lasciare la squadra del Monza. E che ruolo avrà la compagna-moglie del Cavaliere, Marta Fascina, deputata negli ultimi tempi molto influente nella riorganizzazione del partito?

Domande, voci, illazioni, mentre Forza Italia registra forse l'ultimo «effetto Silvio»: dopo la scomparsa dell'ex premier il 12 giugno guadagna in pochi giorni quasi 3 punti fino a sfiorare il 10% e dà un giudizio positivo su Berlusconi la maggioranza (57%) degli intervistati nel sondaggio Quorum/YouTrend per Sky tg24.

In questo momento è Antonio Tajani, il coordinatore nazionale di Fi, a guidare il partito e probabilmente sarà lui il presidente pro tempore. Giovedì, quando si riuniranno i gruppi di Camera, Senato e Parlamento europeo, il Comitato di presidenza dovrebbe ordinare questa fase di transizione, che potrebbe durare fino alle Europee del 2024, seguite dal Congresso azzurro. Si vedrà se Tajani sarà affiancato dai due capigruppo di Camera e Senato Paolo Barelli e Licia Ronzulli, dal presidente degli eurodeputati Fulvio Martusciello e forse dai vicecoordinatori, Alessandro Cattaneo e Anna Maria Bernini.

Ora il reggente è impegnato a tenere in piedi il partito - scosso dal terremoto della morte del leader in cui si incarnava - motivando tutti con la missione di continuare sulla sua linea, per le battaglie storiche e le nuove che si presenteranno. «Fi andrà avanti per realizzare i sogni incompiuti di Berlusconi, a cominciare dalla riforma della giustizia, al completamento delle infrastrutture indispensabili come il ponte sullo Stretto di Messina, e alle tante altre cose che lui ha sempre voluto fare, come l'aumento delle pensioni minime a mille euro», spiega ai giornalisti davanti a Montecitorio. Poi, sul seggio vacante di Silvio in Senato e le prossime suppletive: «L'interlocuzione con la famiglia Berlusconi c'è sempre stata e ci sarà sempre. Ma Marina Berlusconi ha parlato di separazione dei ruoli. Quindi ascolteremo, vedremo, siamo fortemente collegati anche a livello personale, non mancherà occasione. Chiunque della famiglia Berlusconi decida di impegnarsi in politica sarà super ben accetto. Ma non spetta certamente a noi». Il coordinatore azzurro sottolinea poi che il nome dev'essere deciso con gli alleati, perché si tratta di un collegio uninominale. «Noi vogliamo che sia di Fi - dice - ma dobbiamo fare una proposta perché è il candidato del centrodestra, non è la nostra lista proporzionale. La finestra va fino al 29 ottobre». Raccontano che la primogenita del Cavaliere e numero uno di Mondadori, che con Tajani ha stabilito un asse, subisca forti pressioni per accettare la candidatura. Marina, però, come in passato avrebbe rifiutato e per Dagospia il seggio potrebbe essere offerto a Galliani, mentre il Monza potrebbe essere venduto. Lui dice di non saperne niente. «Per l'amore che nutro nei confronti di Silvio Berlusconi farò tutto quello che mi verrà richiesto».

Quanto alla Fascina Tajani dice: «Non l'ho neanche chiamata in questi giorni, non è facile perdere il compagno della vita, deciderà lei cosa vuole fare. È una scelta sua, noi siamo ben lieti di farle fare ciò che lei ritiene opportuno e giusto fare.

È anche una nostra deputata, quindi già impegnata in politica, quindi ciò che vorrà fare, farà».

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