Al summit di Roma con Meloni e Zelensky l'Ucraina del futuro. Cento miliardi dall'Ue

Attesi Mattarella e altri ottanta capi di Stato. Ipotesi di aiuti con un nuovo fondo europeo

Al summit di Roma con Meloni e Zelensky l'Ucraina del futuro. Cento miliardi dall'Ue
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Mentre le bombe continuano a cadere sul martoriato territorio ucraino, a Roma si cerca di guardare al futuro. Regalare prospettive e speranza a Kiev e al suo popolo: è questa la missione della Ukraine Recovery Conference 2025, il più importante appuntamento internazionale dell'anno dedicato alla ripresa e alla ricostruzione dell'Ucraina. L'evento andrà in scena domani e dopodomani nel complesso della Nuvola dell'Eur, con la partecipazione di oltre 90 Paesi, 80 tra capi di Stato e di governo.

E ieri è emerso che l'Ue sta valutando l'istituzione di un fondo da 100 miliardi di euro per sostenere l'Ucraina. L'importo potrebbe essere incluso nella proposta per il prossimo Bilancio Ue settennale, che dovrebbe essere presentato entro la fine del mese. Se approvato dagli Stati, il finanziamento inizierebbe a essere erogato nel 2028.

Intanto, Roma. Ad aprire i lavori sarà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affiancata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Saranno presenti anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il premier polacco Donald Tusk, quello greco Kyriakos Mitsotakis, e numerosi altri leader europei e internazionali. Per la Santa Sede interverrà il segretario di Stato cardinale Paul Richard Gallagher. Atteso come rappresentante Usa: ci sarà l'inviato per l'Ucraina Keith Kellogg.

L'obiettivo della conferenza, co-organizzata dai governi italiano e ucraino, è mobilitare risorse e attrarre investimenti privati. "La ricostruzione è una grande sfida e l'Italia è in prima linea - ha dichiarato Antonio Tajani intervenendo al Senato Sarà la più grande iniziativa politica dell'anno dedicata alla ripresa dell'Ucraina. Assumeremo impegni concreti in quattro aree chiave: settore privato, riforme, comunità locali e capitale umano". Tajani ha voluto coinvolgere fin da subito il mondo imprenditoriale italiano e ha assicurato che nella due giorni romana "dedicheremo un evento speciale alle aziende, con nuovi strumenti finanziari e assicurativi per chi vorrà investire".

La task force della Farnesina, guidata da Tajani e con Davide La Cecilia nominato inviato speciale per l'occasione, ha lavorato per mesi all'evento. L'Italia punta a superare i risultati di Berlino, dove furono annunciati 16,5 miliardi di euro in fondi e accordi. L'iniziativa si inserisce in una mobilitazione per la rinascita dell'Ucraina avviata nel 2022 a Lugano, proseguita a Londra e Berlino, e che Roma vuole portare avanti con un formato e una visione integrata che coinvolga istituzioni, settore privato e società civile. Nonostante l'assenza di un cessate il fuoco e il perdurare del conflitto, l'ottimismo degli organizzatori resta saldo. "È fondamentale farsi trovare pronti. La ricostruzione sarà lunga, durerà almeno un decennio. Un impegno simile a quello del Piano Marshall, ma in scala molto più ampia", sottolineano dalla Farnesina. Anche Giorgia Meloni, più volte in passato, ha ribadito la centralità dell'Italia in questo processo. "L'Italia, artefice del miracolo economico del dopoguerra, può giocare un ruolo da protagonista".

In una citazione evocativa, la premier richiamò Antoine de Saint-Exupéry: "Per Kiev, ricostruire significa dare risposta alla nostalgia della libertà e del futuro". L'evento sarà seguito con attenzione anche da Francia e Regno Unito, impegnati parallelamente in un summit dei "volenterosi", al quale Meloni e Zelensky parteciperanno in videocollegamento.

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