Malgrado le tensioni ed i malumori delle ultime ore, alla fine la Lega ha dato il proprio consenso alle nuove restrizioni imposte dal governo alla popolazione col fine dichiarato di arginare la ripresa dei contagi relativi al Covid-19.
Questa mattina il segretario del Carroccio Matteo Salvini ha ascoltato le posizioni dei vari rappresentanti del partito, e questo pomeriggio, nel corso dell'ultima riunione del governo, tutte le misure sono state approvate all'unanimità, con tanto di voti da parte dei ministri della Lega. Nessuna barricata, dunque, nei confronti dell'applicazione del super green pass anche nelle zone bianche, misura che aveva provocato non poche perplessità fra i componenti del partito di centrodestra. Alla fine, considerato il fatto che il governo non sarebbe tornato in nessun modo sulle proprie decisioni, è stato deciso di votare il decreto senza fare opposizione. I malumori, tuttavia, sembrano rimasti.
Stando a quanto riferito da Il Corriere, nelle scorse ore ci sarebbe addirittura stata una telefonata fra Matteo Salvini ed il premier Mario Draghi per tentare di appianare gli animi. Questa mattina, infatti, i ministri avevano minacciato di astenersi, così da bloccare le misure pianificate dal governo. Il leader del Carroccio, di comune accordo col ministro Giancarlo Giorgetti, ha addirittura deciso di far partecipare alla cabina di regia il sottosegretario Federico Freni piuttosto che il titolare del dicastero dello Sviluppo economico.
Alla fine, tuttavia, la linea del governo è passata, la Lega ha accettato di scendere a compromessi. L'irritazione, però, resta, anche perché la linea discussa con i governatori soltanto lo scorso lunedì è stata ulteriormente inasprita. La responsabilità, pare, sarebbe del Comitato tecnico scientifico, che avrebbe convinto il ministro della Salute Roberto Speranza a scegliere metodi ben più duri, con tanto di applicazione del green pass nelle zone bianche ed obbligo di vaccino anche per gli uomini delle forze dell'ordine.
La Lega, pertanto, afferma di essersi sentita scavalcata. Eppure l'ok è arrivato, malgrado le perplessità ed i malumori espressi questa mattina, durante la videoconferenza con Matteo Salvini, il ministro Giancarlo Giorgetti, il governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, i capigruppo Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari ed il vice segretario Lorenzo Fontana. Il piano iniziale, al termine della videoconferenza, era quello di spingere per il super green pass solo per le zone cambiate di colore. La Lega ha invece poi accettato un compromesso: sì alle nuove limitazioni anche nelle zone bianche, ma per un periodo di tempo limitato ad alcune settimane, dal 6 dicembre al 15 gennaio.
"Grazie alla Lega, sono state evitate chiusure indiscriminate delle attività, anche in zona arancione, è stato scongiurato il green pass obbligatorio per gli under 12 e ridotto la durata del super green pass. Non ci sfuggono, però, alcune criticità", ha commentato il responsabile Enti locali della Lega Stefano Locatelli, "perchè è inspiegabile e controproducente la stretta in fascia bianca, che complica la vita a famiglie e imprese".
Raggiunto al termine del Consiglio dei ministri, Giorgetti ha dichiarato di aver espresso le riserve della Lega in merito alle misure applicate alle zone bianche. Perplessità dichiarate in più occasioni sia dai governatori che dai sindaci leghisti. "Aver però garantito la libertà di movimento, l’esclusione del green pass per i minori di 12 anni, le aperture delle attività commerciali e industriali e al tempo stesso limitato l’azione del tempo del super green pass al periodo tra il 6 dicembre e il 15 gennaio senza il rinnovo dello stato di emergenza, è una soluzione equilibrata e positiva per superare questo momento di difficoltà causato dalla quarta ondata di Covid che sta duramente colpendo quei paesi che hanno percentuali molto più basse di vaccinati", ha precisato il ministro del Carroccio.
"I governatori della Lega hanno lavorato per garantire la certezza dell’apertura alle attività produttive anche nelle zone gialle e arancioni, a differenza di quanto è avvenuto lo scorso anno", ha concluso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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