Cronaca nera

Suv travolge due giovani in bicicletta: muore un 16enne, grave un coetaneo

L'uomo alla guida è fuggito, poi si è presentato alla polizia

Travolge due 16enni in bici e fugge. Dopo tre ore si presenta al comando della polizia locale. «Mi sono fatto prendere dal panico e non mi sono fermato», spiega l'uomo alla guida del Suv, un 37enne di Ferrara. Vittima Manuel Lorenzo Ntube, 16 anni, fratello del calciatore Michael e lui stesso promessa del Calcio Padova under 17. In condizioni disperate l'altro ragazzo centrato in pieno dalla monovolume, ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Cona. A ricostruire il dramma gli uomini della municipale, rimasti fino al mattino per i rilievi.

Sono le 22 sulla provinciale 15, via Pomposa, tra le frazioni di Codrea e Quartesana. I due sono in sella alle loro bici e vanno in direzione del centro cittadino quando, nello stesso senso, arriva un'auto a tutta velocità. L'impatto è devastante: una bici si schianta su un platano e finisce nella scarpata, l'altra viene sbalzata in alto per ricadere al centro della carreggiata. Il 37enne prosegue dritto. Manuel muore sul colpo, l'amico di un anno più grande è grave. I primi soccorritori telefonano al 112, arrivano le ambulanze ma per il ragazzino originario del Camerun non c'è nulla da fare. Immediata la caccia all'uomo. Qualcuno avrebbe visto il suv schizzare a velocità folle subito dopo l'impatto verso Ferrara. Altri avrebbero segnato i primi numeri della targa. Mentre i medici fanno l'impossibile per stabilizzare il ferito, polizia e carabinieri setacciano garage e parcheggi. È passata mezzanotte quando il pirata si presenta al comando di Terre Estensi. «Non li ho visti», si giustifica. Via Pomposa, uno stradone che da Ferrara porta al mare, è buia e dritta, troppo spesso percorsa a gran velocità. È all'altezza del civico 357, ovvero dell'azienda agricola Pasquali, che il suv arriva dietro ai due ragazzini in bicicletta. Nessun segno di frenata prima dell'impatto. L'uomo è accusato di omicidio stradale e lesioni gravi. Per lui sono stati disposti tutti gli accertamenti del caso per stabilire se aveva assunto alcol o sostanze stupefacenti.

L'ennesimo dramma della strada a poche ore dalla morte di Davide Rebellin, travolto da un Tir pirata sulla regionale 11 a Montebello Vicentino. Anche per il campione di ciclismo su strada il conducente del mezzo non si ferma a prestare soccorso ed è tuttora ricercato. Sconvolti alla notizia del drammatico incidente nel Padova Calcio: «L'intera società biancoscudata con i propri tifosi partecipa commossa al dolore e si stringe attorno ai familiari e agli amici di Manuel», scrivono. I compagni di squadra lo ricordano come un ragazzo a modo, sempre pronto a correre in aiuto degli amici in difficoltà. Gli piaceva la musica, soprattutto il rap, e il football. È Carlo Sabatini, responsabile del settore giovanile del Padova, ad averlo voluto in squadra. Una scommessa. «Un ragazzo eccezionale - commenta Sabatini -. Determinato, per arrivare in tempo ed esser presente prendeva ogni mezzo possibile. Siamo tutti sconvolti». In sella alla sua bici Manuel arrivava in stazione, a Ferrara, dove prendeva un treno per Padova. Poi un pullman fino al campo di calcio. «Non è mai mancato a un allenamento».

Cordoglio anche da parte del sindaco di Ferrara, Alan Fabbri.

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