Politica

La tabella di marcia per la ripartenza: ristoranti, fiere e congressi tra le priorità

Si pensa di spostare il coprifuoco a mezzanotte per permettere aperture anche a cena. Per le spiagge si prevede un'estate come quella dell'anno scorso

La tabella di marcia per la ripartenza: ristoranti, fiere e congressi tra le priorità

Quali attività riaprire prima di altre. Con quali regole. Da quando. Il calendario e i protocolli per riaccendere i motori del Paese è sul tavolo del confronto tra governo, Comitato tecnico scientifico e Regioni e dovrebbe confluire oggi in una bozza da sottoporre alla conferenza Stato-Regioni.

Il piano delle aperture è legato però a doppio filo con l'andamento della campagna vaccinale e con l'immunizzazione di tutti gli over 80 e almeno una buona parte degli over 75. Si attendono ancora i dati sui contagi dei prossimi giorni prima delle conferme, ma il premier Draghi mira ad avere pronto un piano per procedere in base ai numeri. Le prime aperture potrebbero scattare da maggio ma non si esclude nemmeno la data del 26 aprile. A partire dal settore della ristorazione. Lo conferma il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti: bisogna muoversi in «un quadro di sicurezza sanitaria, spero che la settimana prossima in relazione all'andamento dei dati, che sono in miglioramento, si possa anche anticipare la riapertura rispetto a quanto originariamente previsto».

Prudente ma possibilista su maggio il ministro Speranza: «Credo che sia sicuramente lecito aspettarsi delle riaperture per maggio ma verificheremo i dati giorno per giorno come è giusto. L'ipotesi di lavorare sull'aperto personalmente mi convince molto, i dati indicano che c'è minore possibilità di contagio e quindi la stagione che sta arrivando potrà aiutarci a recuperare alcune attività».

RISTORANTI IN POLE

La priorità è riaprire il prima possibile i ristoranti a pranzo. La richiesta delle regioni è però di estendere le aperture anche negli orari serali soprattutto favorendo gli spazi all'aperto. I ristoratori e i baristi chiedono di aprire dal primo maggio sia a pranzo che a cena, con le regole della prenotazione obbligatoria e distanziamento di almeno un metro tra i tavoli, con massimo 4 persone l'uno. Dopo i ristoranti ci sono i bar, ma con alcune restrizioni soprattutto per la consumazione al banco o in piedi.

COPRIFUOCO MA PIÙ TARDI

Per consentire la cena sarebbe però necessario spostare in avanti le lancette del coprifuoco dalle 22 alla mezzanotte. Un'ipotesi avanzata da diversi esponenti di governo.

SPETTACOLI DA RITROVARE

La proposta è di ripartire con cinema e spettacoli con il 50% della capienza, per un massimo di 500 spettatori al chiuso e 1000 all'aperto. Determinato il ministro Franceschini: «Intendo fare tutto il possibile per garantire la riapertura. Il settore dello spettacolo è stato colpito duramente, ha avuto sostegni significativi, ma è in una sofferenza enorme. Stiamo lavorando per consentire le aperture nella misura massima possibile».

FIERE E CONGRESSI TRA LE PRIORITÀ

Che siano in cima alle priorità del governo, lo conferma il ministro per il Turismo Massimo Garavaglia: «Se ne è discusso ieri e si arriverà a dare una data certa di aperture di fiere e congressi internazionali che hanno bisogno di mesi di preparazione, altrimenti saltano passano all'anno dopo e hai perso il treno. Quindi tipologia per tipologia bisogna dare il giusto orizzonte».

I PALETTI DELLO SPORT

Anche palestre e piscine - i settori più penalizzati - potrebbero ripartire gradualmente anche se in una prima fase l'ipotesi è di consentire solo lezioni individuali o di gruppo, e solo se può essere garantito il distanziamento. Ancora in fase di valutazione la possibilità del ritorno del pubblico per gli eventi sportivi. Per gli Europei di calcio l'orientamento sarebbe di consentire l'apertura con dei paletti specifici: tra le ipotesi anche l'ingresso all'Olimpico ai solo cittadini del Lazio.

SPIAGGE COME L'ANNO SCORSO

Il protocollo proposto dalle categorie è lo stesso della scorsa estate, con la prenotazione consigliata se non obbligatoria anche per fasce orarie.

Vanno rispettati 4 metri e mezzo di distanza tra ombrelloni, mentre sdraio e lettini a 2 metri, tranne che per i conviventi o per componenti di uno stesso nucleo familiare.

Commenti