Europa

Tajani e il Ppe. "Confidiamo nell'Ecr alleato in Ue"

A Bucarest per il congresso del Ppe la delegazione di Forza Italia arriva con la formazione delle grandi occasioni

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A Bucarest per il congresso del Ppe la delegazione di Forza Italia arriva con la formazione delle grandi occasioni. La guida il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario azzurro Antonio Tajani e ci sono proprio tutti i vip. Il leader di Fi propone un commissario alla Difesa Ue nel manifesto elettorale dei popolari e poi dichiara: «Mi auguro che si possa lavorare con l'Ecr e con i Liberali. Il dialogo con i Conservatori è importante, i Socialisti non possono pensare di decidere che si deve fare in Europa, non essendo il primo partito». Tra i delegati azzurri, i capigruppo al Senato e alla Camera Maurizio Gasparri e Paolo Barelli, il capodelegazione al Parlamento Ue Fulvio Martusciello, i vicesegretari Deborah Bergamini e Stefano Benigni, la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, il governatore della Basilicata Vito Bardi, i sottosegretari Alberto Barachini, Maria Tripodi e Matteo Perego, la presidente della commissione Esteri del Senato Stefania Craxi, il portavoce di Fi Raffaele Nevi, la presidente della Consulta di Fi Letizia Moratti.

Fi è uno degli 80 partiti di 44 Paesi che si riconosce nel Ppe, che lo rappresenta in Italia. Di questa appartenenza alla più grande famiglia Ue fa il principale appeal per le elezioni di giugno. Quello per gli azzurri, ripete il leader Tajani, è un «voto utile», perché certo Fi farà parte della prossima coalizione di governo dell'Europa, mentre altri voti anche del centrodestra finiranno in frigorifero, come già è successo.

Tajani, ex presidente del Parlamento Ue e vicepresidente del Ppe, è a casa sua, conosce bene quasi tutti i 15 capi di Stato e di governo presenti a Bucarest, molti dei più influenti tra i 2 mila delegati. Suo grande amico è il numero uno dei popolari, il tedesco Manfred Weber, venuto al congresso di Fi a Roma per dargli un endorsement con la presidente dell'Europarlamento Roberta Metsola e Antonio Lopez, exsegretario del Ppe. Ursula von der Leyen ha «benedetto» la sua elezione a segretario azzurro in un videomessaggio e su di lei punta ora il Ppe per la riconferma al vertice della Commissione Ue. Fi considera un successo anche suo la svolta a destra della von der Leyen, che si è affrancata dalla sinistra su temi come ambiente, energia, packaging. A giugno ad Algarve, in Portogallo, il Ppe deciderà di ricandidare anche la Metsola e c'è molto di Tajani dietro questa decisione.

L'altro appuntamento del Ppe sarà a settembre a Napoli, dove si decideranno le commissioni Ue.

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