Salviamo l'estate. Potrebbe essere il nuovo slogan con cui Forza Italia torna a chiedere un maggiore impegno al governo sul delicato tema delle riaperture, ma soprattutto degli aiuti economici alle categorie fin qui penalizzate dal prolungamento delle chiusure. Mercoledì sera Antonio Tajani ha raccolto ministri e sottosegretari (con l'aggiunta di Alessandro Cattaneo, responsabile del coordinamento tra i dipartimenti azzurri, Licia Ronzulli e Roberto Occhiuto) per parlare dei dl Sostegni e di come migliorare e potenziare gli aiuti alle categorie economiche più colpite.
Mariastella Gelmini ha messo come precondizione una campagna di immunizzazione della popolazione ancor più pervasiva. «Il governo - sottolinea la ministra - è impegnato ad accelerare ulteriormente il piano vaccini, e supereremo anche le difficoltà legate ad AstraZeneca. Nelle prossime settimane speriamo di poter riaprire, gradualmente le attività economiche, magari già dopo il 20 aprile. I cittadini e gli imprenditori hanno bisogno di un segnale di speranza, devono poter guardare al futuro con ottimismo».
L'idea che è emersa nel corso della riunione è proprio quella di offrire un segnale forte. Il ministro Renato Brunetta insiste sulla data simbolica del 21 giugno. Per quella data il piano di vaccinazione dovrebbe essere a buon punto e si potrebbequindi iniziare a riaprire le attività stagionali (soprattutto quelle legate al turismo) e fornire anche un aiuto concreto a piccoli e medi imprenditori per sfruttare l'onda di un possibile recupero economico con i voucher (utili non soltanto al settore del turismo, ovviamente, ma anche a quelli del commercio e dell'agricoltura). Insomma ottimismo della volontà come arma politica e flessibilità per aiutare la ripresa delle piccole attività.
Dalla riunione è emersa quindi la necessità di un nuovo e immediato scostamento di bilancio di almeno 20 miliardi. Secondo l'ipotesi avanzata dal viceministro al Mise, Pichetto Fratin presente all'incontro, servirebbero ad attivare linee di credito fino a 250 miliardi di euro per erogare prestiti garantiti dallo Stato alle imprese che fatturano fino a un milione dell'importo di 100mila euro da restituire in trent'anni.
Per l'immediato c'è chi come il capogruppo alla Camera Occhiuto chiede una nuova cabina di regia cabina di regia politica per fare un primo tagliando all'ultimo decreto Covid, e valutare in modo oggettivo, in base ai dati territoriali dei contagi, se e come riaprire in tutta sicurezza determinati settori.
«Gli scontri in piazza - aggiunge il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè - non possono lasciare indifferenti: servono subito risarcimenti
per le categorie maggiormente colpite come artigiani, ambulanti, commercianti e ristoratori. C'è una bomba sociale, ampiamente prevista, pronta a esplodere. E noi come governo abbiamo il dovere di dare risposte immediate».