
Nel paese degli Azzeccagarbugli, il mitologico Tar del Lazio dà via libera al parcheggio dei pullman turistici in pieno centro a Roma. E dà ragione alla lobby dei torpedoni, e torto a Roberto Gualtieri che - in quanto Commissario al Giubileo - avrebbe a parere del Tribunale amministrativo usurpato i poteri del medesimo Roberto Gualtieri - in quanto sindaco della Capitale - nel decidere le tariffe dei parcheggi.
La diatriba risale al settembre del 2024, quando il Primo cittadino di Roma ha, con un'ordinanza commissariale, incrementato il sistema tariffario per l'accesso dei mega-bus nel centro cittadino. Stabilendo che, durante l'anno del Giubileo, le tariffe dei parcheggi centrali nelle zone a traffico limitato (Ztl) aumentassero drasticamente, mentre quelle dei parcheggi «di scambio», ossia in zone fuori dal centro ma ben collegate con mezzi pubblici, diminuissero. Una mossa strategica che rispondeva all'esigenza di «decongestionare il centro storico» della Capitale, come aveva spiegato l'Assessore alla mobilità Eugenio Patanè. Del resto chiunque abbia dimestichezza con la viabilità capitolina conosce bene l'incubo delle file di bus turistici parcheggiati (spesso a motori accesi) nei pressi dei luoghi più turistici della Capitale, con conseguente blocco del traffico.
La lobby del pullman però aveva subito dichiarato guerra, facendo ricorso contro la decisione di Gualtieri. E ieri il Tar del Lazio ha dato loro ragione, annullando l'ordinanza di Gualtieri e stabilendo che i bus turistici hanno il diritto di parcheggiare nel cuore di Roma, anche in pieno Giubileo. Una sentenza sul filo del paradosso kafkiano: «La politica di razionalizzazione dei flussi veicolari turistici» a loro avviso «esula dal programma di interventi ricadenti nella competenza commissariale» perché «concerne l'ordinaria organizzazione». Ergo «la potestà regolamentare appartiene a Roma Capitale», e quindi al sindaco. Che è sempre Gualtieri, cioè il commissario.
Le opposizioni capitoline plaudono al Tar contro gli «aumenti scriteriati del costo della Ztl per gli autobus turistici». Secondo il deputato romano di Fratelli d'Italia Luciano Ciocchetti. «Gualtieri non poteva arrogarsi il diritto di modificare il sistema tariffario dei permessi da rilasciare ai bus turistici per accedere alla Ztl in occasione del Giubileo». Il suo è stato «un indebito utilizzo dei poteri commissariali per colpire, senza preavviso, la categoria dei vettori di autobus turistici, che hanno pagato il conto della inadeguatezza di Roma Capitale nel pianificare la mobilità durante l'anno giubilare».
Gualtieri è ovviamente di tutt'altro avviso, e spiega: «Il nuovo sistema tariffario stava funzionando alla perfezione, permettendoci di raggiungere lo scopo che ci prefiggevamo: abbiamo avuto una riduzione dei bus turistici del 40% nelle aree centrali, e un aumento dell'utilizzo dei parcheggi di scambio, fuori dal centro, del 74%. Col risultato di avere meno traffico, meno inquinamento e meno congestione del Centro». Secondo il primo cittadino di Roma, che si appresta a fare ricorso, la sentenza «fa dei rilievi solo tecnico-formali sul provvedimento, e non di merito.
Rimedieremo: faremo ricorso ma siamo studiando anche una soluzione tecnica più idonea per ripristinare una misura positiva per la città». Ossia la possibilità di riproporre la stessa norma come sindaco, anziché come Commissario al Giubileo.
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