Tassisti divisi: dal 23 marzo probabile stop

Tassisti divisi: dal 23 marzo probabile stop

Sciopero, forse no, forse sì. Non vi è unanimità delle sigle sindacali sulla protesta nazionale dei taxi contro Uber in programma giovedì 23 marzo dalle 8 alle 22. Probabile che si proceda in ordine sparso. L'Uri-Taxi di Loreno Bittarelli fa sapere di non gradire la protesta, «visto che è ancora in atto un dialogo costruttivo con l'esecutivo», e promette molti taxi in strada. La Federtaxi di Federico Rolando conferma, invece, il blocco nazionale, considerando «inutile proseguire a dialogare senza garanzie con chi non difende il servizio pubblico, anzi fa di tutto per destrutturarlo selvaggiamente». Stessa linea intransigente per la Uil Trasporti di Alessandrto Atzeni, i più anti Uber di tutti, che annuncia il caos: «Alla nostra sede sindacale, da parte di Uber, non è pervenuta alcuna comunicazione finalizzata a un eventuale incontro con i tassisti.

Se veramente vuole incontrarci, Uber chiuda prima la sua applicazione in Italia, firmi col sangue le norme che regolano il trasporto pubblico non di linea e poi ne riparliamo». Detto ciò, interrogati sulla questione, molti tassisti romani ieri non solo confermavano la protesta del 23, ma davano come certo il prolungamento al fine settimana. Disagi in vista.

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