Tax credit, aperte cinque inchieste. Si indaga anche sull'ad di Cinecittà

Dopo il caso degli 800mila euro a Kaufmann nel mirino altre pellicole di scarso successo

Tax credit, aperte cinque inchieste. Si indaga anche sull'ad di Cinecittà
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Non c'è solo il film fantasma di Francis Kaufmann (nella foto) - l'americano che lo scorso giugno ha ucciso la compagna e la figlia di 11 mesi, trovate morte tra la vegetazione di Villa Pamphili, nella capitale - nell'inchiesta della Procura di Roma sui finanziamenti erogati, sotto forma di tax credit, ad alcuni progetti cinematografici per produzioni di film.

A piazzale Clodio i magistrati coordinati dai procuratori aggiunti Giuseppe Cascini, Stefano Pesci e Giuseppe De Falco hanno aperto cinque distinti fascicoli di indagine per condurre verifiche su numerose società che hanno prodotto decine di pellicole. In alcuni casi vengono contestati reati contro la pubblica amministrazione, frodi finanziarie e truffa, in altri si tratta al momento di indagini esplorative, senza ipotesi di reato e senza indagati.

Gli accertamenti non sono soltanto sui fondi del ministero guidato da Alessandro Giuli destinati a Cinecittà. Tra le centinaia di società al vaglio dei pm c'è anche la One More Picture di Manuela Cacciamani, che è l'attuale numero uno degli studi cinematografici e televisivi di Roma, da lei guidati fino al giugno 2024, quando è stata nominata ad della Spa controllata dal Mic. Il ministero della Cultura si è già attivato per fornire tutta la documentazione richiesta a inizio agosto dalla Guardia di Finanza relativa a fondi pubblici e tax credit, il sistema di finanziamenti pubblici introdotto anni fa per provare a rilanciare la competitività del cinema italiano, ma che stando agli ultimi sviluppi sembra non sia stato troppo difficile da aggirare. Sono tante le società che ne hanno beneficiato, ora gli inquirenti vogliono accertare se nella selva degli incentivi fiscali previsti per aiutare le pellicole made in Italy sono stati commessi abusi nelle erogazioni. Ci sarebbero almeno duecento milioni di contributi sospetti, centoventidue le pellicole nel faro di chi indaga.

Alcune delle inchieste della Procura di Roma sono nate da esposti e fallimenti, ma quella che più di ogni altra ha fatto esplodere il caso è scaturita dal duplice omicidio di Villa Pamphili, dello scorso giugno. Indagando su Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, lo statunitense accusato di aver ucciso la compagna Anastasia Trofimova e la figlia Andromeda di undici mesi, i magistrati hanno scoperto che l'uomo, che si spacciava per regista cinematografico, avrebbe beneficiato di una tax credit di 800mila euro per il film "Stelle della notte", mai uscito in sala.

Gli investigatori vogliono capire come è possibile che sia stata concessa la sovvenzione per la quale Kaufmann, oggi in carcere, avrebbe presentato un rendiconto dei costi sostenuti, certificandosi con un passaporto falso.

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