Roma - Un lungo braccio di ferro, una guerra di trincea a colpi di battute, proclami e ostentazioni di forza, l'illusione di poter applicare gli schemi romani in sede comunitaria, la speranza vana di piegare i comandamenti di Bruxelles e procedere a costanti rilanci in termini di spesa pubblica e di deficit. La Commissione europea gela Matteo Renzi con previsioni economiche che per l'Italia registrano un peggioramento rispetto agli umori di fine anno, soprattutto in termini di crescita. Un segnale che non passa inosservato prima ad Arcore e poi a Palazzo Grazioli, dove in serata Silvio Berlusconi riceve a cena gli europarlamentari di Forza Italia. Un appuntamento voluto dal presidente azzurro proprio per confrontarsi con chi è in prima linea nelle istituzioni comunitarie ed è in grado di interpretare gli umori e le tensioni che si vivono a Bruxelles e Strasburgo, sia nelle stanze della Commissione che in quelle del Parlamento.La convinzione di Berlusconi è che si stia cristallizzando un clima burrascoso e negativo nei confronti di Roma, con una morsa a tenaglia sia da parte della Commissione con Jean-Claude Juncker, sia da parte del Ppe con il presidente del gruppo a Strasburgo Manfred Weber schierato sulle barricate. Un'insofferenza che rende l'Italia di Renzi sempre più isolata. Il motivo? Semplice, il premier ha agito senza costruire le giuste alleanze, senza visione strategica e attraverso una politica economica considerata poco credibile dall'Ue. Una situazione che genera preoccupazione nel leader di Forza Italia. «Renzi ha scelto di agire in deficit senza tagliare la spesa pubblica pur di acquisire consenso immediato», il ragionamento di Berlusconi. «È inevitabile che alla lunga emergano i problemi». Il rischio che si profila all'orizzonte è quello di squalificare la credibilità italiana e costringere l'Italia a una brusca correzione di rotta, con nuovi gravami per le tasche degli italiani. Una situazione che rischia di fare il paio con la pessima gestione del caso banche da parte del governo.Prima della cena c'è spazio anche per un paio di graditi omaggi: una confezione di bottiglie Magnum di vino consegnata dal sindaco di Barbaresco e un babà gigante preparato dal noto pasticcere amalfitano Sal De Riso.
La discussione si concentra poi sulle amministrative, con un possibile nuovo vertice tra Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni che dovrebbe svolgersi nel fine settimana. Fermo restando che si attende il responso delle primarie di Milano - quando il quadro politico risulterà più chiaro - per la stretta finale sui candidati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.