Tentata strage a Las Vegas (ma l'Isis non c'entra)

Valeria RobeccoNew York Grande paura a Las Vegas, dove un'auto si è schiantata a tutta velocità contro la folla sul tratto di strada nel quale si trovano gli alberghi e i casino più famosi uccidendo una persona e ferendone 37, di cui sei in modo grave. La vettura è piombata sul celebre Strip davanti al Paris Hotel & Casino, vicino al Planet Hollywood, dove in quel momento si stava svolgendo il concorso di Miss Universo. Il timore di molti è stato che l'America fosse di nuovo nel mirino degli estremisti, ma il vice capo della polizia, Brett Zimmerman, ha spiegato: lo schianto è avvenuto «volontariamente», ma «non è stato un atto terroristico». Al volante della macchina era una donna, Lakeisha Holloway, e a bordo c'era anche un bambino di tre anni, rimasto miracolosamente illeso. É una donna anche la vittima del folle gesto avvenuto domenica sera tra le mille luci di Sin City: il medico legale ha rivelato che si tratta di una 32enne di Buckeye, in Arizona, Jessica Valenzuela, che si trovava in visita nella città del Nevada con il marito. La polizia ha confermato che l'autista della Oldsmobile berlina del 1996, targata Oregon, avrebbe intorno ai vent'anni, ma non ne ha ancora diffuso l'identità. La donna stava guidando sul Las Vegas Boulevard quando improvvisamente è piombata sul marciapiedeinvestendo i pedoni. «Li abbatteva come fossero birilli», ha raccontato un testimone, Antonio Nassar. Mentre Rabia Qureshi, turista del Wisconsin, ha spiegato: «All'inizio pensavo fosse uno show, d'altronde siamo a Las Vegas. Poi ho visto le persone volare in aria, e ho capito che era tutto vero».

L'autista è scappata, ma gli agenti sono riusciti a fermarla e l'hanno sottoposta al test alcolemico e per gli stupefacenti. L'allarme al 911, il pronto intervento americano, è arrivato alle 18.38 locali:sono accorsi oltre 70 soccorritori e le unità anti-terrorismo.