Tentazione dei democratici: fornaia antifascista in lista

Dopo il cartello di Ascoli: il Pd al vaglio del nome per le elezioni regionali nelle Marche

Tentazione dei democratici: fornaia antifascista in lista
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Il Pd è a secco di nomi per la campagna elettorale. Occhio però che Elly Schlein sta per estrarre l'idea geniale. Eccolo il nome a sorpresa (scontatissimo): la fornaia di Ascoli. Il partito democratico sta pensano alla titolare del panificio di Ascoli Piceno, finito al centro della polemica per lo striscione antifascista, per le prossime elezioni regionali nelle Marche. L'indizio spunta con l'intervista, rilasciata due giorni fa al Domani da Matteo Ricci, europarlamentare del Pd e candidato alla presidenza della Regione: «Certo, con il suo gesto semplice ha risvegliato migliaia di coscienze», dice Ricci. Brividi. Adrenalina pura. Per Ricci «lo striscione della fornaia avrebbe mobilitato migliaia di coscienze». E poi ancora: «È valso più il suo struscione di centinaia di iniziative» continua l'esponente dem.

Ma non è finita. L'ex sindaco di Pesaro è ancor più convinto della scelta: «Fra l'altro il sindaco di Ascoli non le ha espresso alcuna solidarietà, l'ha ignorata e questo dice tutto della classe di governo di qui». Infine, Ricci conclude il suo endorsement: «C'è un mondo di piccoli imprenditori, artigiani e professionisti che si rendono conto che se le Marche vanno avanti così vanno verso il declino». Sull'ipotesi della candidatura, Ricci non nega: «Non ne abbiamo ancora parlato».

Per capire però di chi stiamo parlando, è necessario fare un passo indietro. Al 25 aprile scorso, giorno della Festa della Liberazione. Lorenza Roiati (nella foto) è la titolare di un panificio di Ascoli Piceno. In occasione della Festa della Liberazione espone uno striscione antifascista. Nulla di nuovo. La polizia esegue controlli in tutti gli esercizi commerciali e verifica tutti gli striscioni (compreso quello di Roiati). Routine. Spunta un video dei controlli e subito si monta un caso. Si mobilitano tutti i leader della sinistra: Schlein, Bonelli, Fratoianni. Puntuale, arriva la proposta di candidatura.

Non è una novità per il Pd, da sempre a caccia di volti da immolare nella battaglia contro la Meloni. È toccato già all'urlatore della Scala di Milano. Ricordate? Un eroe. E poi l'idea di piazzare Cecilia Sala come sindaco di Milano. E Patrick Zaki alle scorse europee? Il piano è riuscito solo a Nicola Fratoianni con Ilaria Salis. L'attivista arrestata in Ungheria è stata utilizzata come testa d'ariete nella campagna elettorale per le Europee. Una mossa che ha spostato un po' di voti dal Pd alla sinistra di Fratoianni.

Anche la Schlein aveva provato a convincere Ilaria Salis ad accettare la candidatura nella lista

Pd. Alla sinistra non bastano i vari vip, dal mondo del cinema alla tv, che tirano la carretta. Elio Germano, Fabio Fazio, Geppi Cucciari sono utili per sparare contro la destra. Nelle liste però servono nomi meno radical.

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