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"Tornatore mi baciò toccandomi il seno"

"Tornatore mi baciò toccandomi il seno"

Il regista Tornatore probabilmente già si prepara a querelare. E intanto replica alla showgirl Mirian Trevisan che l'accusa di molestie sessuali: «Non l'ho neanche sfiorata». Quelle usate dalla Trevisan non sono parole pesantissime: «È una storia di vent'anni fa. Probabilmente lui neanche se ne ricorda. Ma io sì. E ricordo anche molto altro». E quel «molto altro» è roba da brividi. La showgirl va giù durissimo su Vanity Fair: «Vent'anni fa, andai negli uffici di Giuseppe Tornatore. Era un appuntamento che mi aveva organizzato il mio agente. Non era un provino, ma un primo incontro in vista di un film in lavorazione, La leggenda del pianista sull'Oceano. C'era una segretaria che mi accolse ma poi se ne andò. Rimanemmo soli. Dopo qualche tranquilla chiacchiera sul film, quando ci stavamo salutando, il regista mi chiese di uscire con lui quella sera per andare a mangiare una pizza. Io risposi che avevo già un impegno, lo ringraziai e mi alzai per andarmene. Lui mi segui fino alla porta, mi appoggiò al muro e cominciò a baciarmi collo e orecchie, le mani sul seno, in modo abbastanza aggressivo. Riuscii a sfilarmi e scappai via. Ero entrata sentendomi una principessa, a un passo da un sogno che si realizzava, pensavo forse farò un film con un regista premio Oscar e sono uscita sentendomi uno straccio». La showgirl ha deciso di raccontare questa storia che aveva taciuto per tanti anni dopo l'ondata di rivelazioni che nelle ultime settimane hanno fatto seguito alle accuse nei confronti del produttore Harvey Weinstein.

Ma nell'intervista a Vanity Fair (la cui veridicità dei contenuti resta tutta da verificare) non ci sono solo le accuse al premio Oscar. C'è anche il racconto di un mondo dove la prassi di organizzare feste a cui invitare uomini facoltosi e ragazze carine e disponibili era piuttosto conosciuta. Quelle che non ci stavano venivano escluse dal giro. «Ci chiamavano fighe bianche», rivela Trevisan, la cui carriera dopo quel periodo «è rallentata». Un «rallentamento» impercettibile, considerato che non la Trevisan non ha mai avuto nel curriculum esperienze professionali di alto livello. E anche quando ha avuto qualche opportunità, l'attrice - sempre secondo la sua versione cui ora, a distanza di anni, è difficile trovare conferma - si sarebbe scontrata con un mondo marcio. Sul set di un altro film un produttore le «diede il tormento per giorni», e alla fine, «di fronte alle sue resistenze, cambiò il copione». Risultato: quasi tutte le scene della Trevisan erano state tagliate.

Ma lo scandalo a «luci rosse» non è solo una prerogativa cinematografica: in questo giorni è emerso del torbido anche nel mondo della politica inglese.

Da ieri Gavin Williamson, 41 anni ben portati, è il nuovo ministro alla Difesa scelto da Theresa May per rimpiazzare sir Michael Fallon, caduto in disgrazia a causa del sexgate britannico.

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