Milano«Finalmente la Lombardia ha lo sbocco a mare» dice Roberto Maroni, accogliendo il neo eletto presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Appena insediatosi, Toti ha scelto di fare la sua prima uscita al fianco di Maroni per parlare di Expo, di un tavolo di coordinamento sulle infrastrutture e di iniziative comuni tra le due regioni. L'idea alla base della trasferta è dimostrare come l'alleanza elettorale che l'ha portato al successo sia vincente. E d'altra parte, considerato il peso decisivo della Lega in Liguria, l'asse non potrebbe che essere consolidato.
«Due modelli vincenti di centrodestra non possono non essere presi in considerazione. Se un caso può essere un episodio, due casi sono una conferma», il commento di Toti alla vittoria in Liguria, arrivata grazie a una coalizione estesa da Forza Italia alla Lega all'Udc, in tutto simile allo schieramento che governa la Lombardia. Perfettamente d'accordo Maroni: «Il centrodestra unito vince: questo il messaggio e il segnale che arriva da queste elezioni».
Se i due parlano di una macroregione alpina con sbocco al mare e anche di un'ospitata della Liguria al padiglione Lombardia dell'Expo («è terribile che la passata giunta non abbia valorizzato la Liguria a Expo»), non sono però in piena sintonia sul tema politico oggi all'ordine del giorno più che mai, ovvero su come avverrà la scelta del candidato a sindaco di Milano. La partita per la successione di Giuliano Pisapia è più che mai aperta, così la scelta del nome giusto sarà determinante.
Maroni ha parlato di primarie per Milano prima possibile, per sfruttare l'onda elettorale e scegliere il candidato sindaco. Si è discusso anche di un'ipotesi Salvini, che però il diretto interessato ha sostanzialmente rinviato al mittente, dal momento che le sue ambizioni - soprattutto se si andrà al voto l'anno prossimo - sono su scala nazionale. E se il leader della Lega non spinge per fare le primarie prima possibile, e anzi non ne fa neanche un dogma, anche Toti rinvia la questione a data da destinarsi. Una frenata netta.
Il neo presidente della Liguria non esclude una selezione che parta dalla base ma si
concentra soprattutto sulla necessità di tenere unita la coalizione di centrodestra: «Non è importante fare un derby all'interno della nostra squadra ma con il Psi di Matteo Renzi. La lotta è con i socialisti». Inclusi quelli del Pse.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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