Roma - Il 730 precompilato quest'anno contiene maggiori informazioni rispetto alla versione «di prova» dell'anno scorso. In particolare, le spese mediche - per coloro che lo accetteranno sic et simpliciter - saranno già annotate. Ma proprio su questa innovazione conviene drizzare le antenne perché potrebbero esservi nascoste delle inesattezze che è opportuno verificare. Tali suggerimenti valgono anche per l'Unico Persone Fisiche che dal 2016 è disponibile anche nella versione precompilata.
«Molti contribuenti che hanno ricevuto nel 2015 il rimborso delle spese mediche da parte del proprio Fondo/Cassa di assistenza sanitaria vedranno tali importi inseriti tra i redditi nella riga D7 del precompilato (o RM8 del modello Unico) con il relativo calcolo delle imposte da pagare», ha sottolineato Lorenzo Francesconi, amministratore delegato di 50&Più Caaf, aggiungendo che «è necessario controllare bene perché se queste spese non erano state detratte nel 2014 nella dichiarazione nessun reddito deve essere indicato».
L'Agenzia delle Entrate, infatti, intende effettuare un'opera di prevenzione nei confronti di coloro che, pur essendo iscritti a una cassa mutua, portano ugualmente in detrazione (in sottrazione dall'imposta, ndr) le spese mediche dopo aver beneficiato di una deduzione (eliminazione dalla base imponibile, ndr) sui contributi versati alla cassa. Ecco perché potrebbe scattare questo tipo di tassazione «preventiva». Allegare alle dichiarazioni un resoconto dei rimborsi ottenuti dalla cassa mutua o dal fondo nel 2015 potrebbe risolvere questi problemi, consentendo anche il recupero in sede di detrazione delle spese che non sono state interamente ristorate dalla propria mutua.
Occorre, inoltre, ricordare che molti operatori del settore medico/sanitario sono esonerati dall'obbligo di comunicare i dati e che, inoltre, sia nel 730 che nell'Unico PF non saranno presenti nemmeno gli acquisti di farmaci da banco. Quindi i vecchi «scontrini parlanti» (quelli ove è indicato il codice fiscale di chi acquista il farmaco) bisogna conservarli.
Nel 730 e nell'Unico PF precompilati «non sono riportati gli importi sostenuti per asili nido, scuole elementari, medie e superiori», ricorda Francesconi aggiungendo che, tra le altre, «le spese di risparmio energetico e ristrutturazione sostenute nel 2015 sono inserite nel foglio informativo separato che impone al contribuente di verificarle e inserirle nella dichiarazione». In questo modo, però, si perde il beneficio dell'esonero dei controlli del fisco che è sostanzialmente l'incentivo maggiore per avvalersi delle precompilate. Un'altra problematica è la doppia segnalazione dei mutui primi casa: potrebbe risultare una doppia detrazione degli interessi passivi in conseguenza della surroga del mutuo precedente presso una nuova banca.
Insomma, la restituzione del bonus da 80 euro per chi ha superato le soglie di reddito non è l'unico problema con il quale confrontarsi. Con il precompilato è necessario controllare i minimi dettagli. In particolare, l'indicazione di eventuali familiari a carico e il numero di giorni lavorati nel corso dell'anno per chi sia stato titolare di contratti a tempo determinato. Se i dati riportati nelle Certificazioni Uniche (il vecchio Cud) o risultanti dall'Inps si rischia di perdere un beneficio oppure di usufruirne indebitamente. Il che aprirebbe un contenzioso con l'Agenzia delle Entrate che non è sicuramente il «nemico» più facile da affrontare.
«Errori e omissioni sono dietro l'angolo», afferma Francesconi evidenziando come
le strutture consulenziali «possono risolvere casi che potrebbero rivelare spiacevoli scoperte per il contribuente e non per sua colpa». Il governo dovrebbe «porvi rimedio in vista dell'anno prossimo», conclude speranzoso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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