Marco Travaglio scarica il Movimento 5 Stelle. In un lungo editoriale, il direttore del Fatto quotidiano critica le nuove regole del partito pentastellato e la definizione delle liste definite "un giusto equilibrio fra due estremi negativi, i nominati dall'alto e l'Armata Brancaleone".
Entrando nel dettaglio, Travaglio scrive: "Le liste bloccate (imposte dal Rosatellum) della quota proporzionale saranno formate da candidati iscritti al M5S e votati online dalla base, che potranno presentarsi anche in un collegio uninominale. Invece i singoli candidati nei collegi uninominali saranno scelti da Di Maio e Grillo fra quelli che si propongono, ma anche fra 'esterni' non iscritti al M5S".
Ma non è finita qui. La nuova regola che impone di votare la fiducia ai governi presieduti da un premier del M5S è considerata una "pessima idea, "non degna di chi un anno fa contribuì a salvare la Costituzione". Inoltre, "i 5 Stelle insistono a predicare il vincolo di mandato, che però l'art.
67 della Carta esclude espressamente e nessuna maggioranza (né assoluta, né dei due terzi) consentirà mai di introdurre con una riforma costituzionale". Stesso discorso per la norma sulla multa da 100mila euro per i parlamentari espulsi: "La multa e le dimissioni resteranno lettera morta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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