Trenta giovani angeli, il buono dell'Italia

Ecco gli Alfieri della Repubblica, scelti per gesti di coraggio e solidarietà

Trenta giovani angeli, il buono dell'Italia

Il pastore, il fumettista, la blogger. L'amico del cuore, l'eroe, l'ecologista. I crocerossini. Sono trenta, trenta giovani virtuosi tra i 10 e i 20 anni che ieri sono stati nominati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella Alfieri della Repubblica e che da questi saranno ricevuti il prossimo 24 febbraio al Quirinale. Molti di loro non credevano alle loro orecchie quanto è arrivata loro la telefonata da Roma. «Ieri sera (venerdì, ndr) mi hanno chimato dal Quirinale, ho riattaccato subito pensando a uno scherzo - racconta uno dei trenta «alfieri», Simone Rovere Meloni, diciannovenne pastore di Uras, nell'Oristanese -. Dopo qualche minuto mi hanno richiamato e mi hanno detto di questo premio e ho pensato che poteva essere vero, ma ho capito di cosa si trattava soltanto stamattina (ieri, ndr) quando il sindaco di Uras Samuele Fenu mi ha ricevuto in Comune e mi ha spiegato bene la cosa».

IL PASTORE PERSEVERANTE

Simone è stato scelto la Mattarella zper il coraggio e la perseveranza con cui ha reagito alla perdita di parte del suo gregge in seguito a una drammatica alluvione» avvenuta nel novembre 2021. «Per me è stato un duro colpo - racconta -. Ma piano piano grazie all'aiuto della Caritas e di tante altre persone, rimboccandomi le maniche sono riuscito ad andare avanti. Adesso ho 150 pecore e sto cercando di fare crescere la mia azienda, tra poco monterò la mungitrice. Faccio il lavoro che amo: mi piace la campagna e gli animali, non saprei vivere diversamente».

DUE AMICHE PER I SEGNI

Sokona Souare, nemmeno 16 anni, maliana, è sorda a causa di una meningite mal curata. Frequenta una scuola di Avigliana, in provincia di Torino. Anna Assunta Lombardi, 13 anni, è una sua compagna di classe che per comunicare con Sokona e aiutarla a interagire con la classe ha imparato la lingua dei segni (Lis). Entrambe sono ora premiate con l'onorificenza, vissuta dalle due famiglie con sentimenti differenti. Entusiasmo la famiglia Souare («Sokona si è messa a piangere dalla felicità, dalla gioia non ha dormito») e understatement i Lombardi: «Sono un po' stupita di questa pubblicità. Non pensavo che rendersi utili agli altri facesse impressione», dice mamma Maria Luisa Vella, che aggiunge: «Mia figlia ha imparato molto da Sokona, sempre sorridente. Per essere felici non servono grandi cose».

IL RUSSO CHE AIUTA L'UCRAINO

Un'altra storia di aiuto spontaneo è quella che vede protagonista Alexander Bani, 10 anni, di origine russa e residente a Città di Castello, in Umbria. Sasha è invece ucraino ed è arrivato nella sua città fuggendo dalla guerra e spaventato. Alexander si è improvvisato mediatore culturale per aiutare Sasha a integrarsi e a sentirsi meno solo. I due sono ora inseparabili.

GLI ANGELI DELLA CROCE ROSSA

Tre tra i premiati sono invece volontari della Croce Rossa, giovanissimi che hanno scelto di destinare parte del proprio tempo libero non a TikTok ma all'aiuto di chi ha bisogno. Si tratta di Viola Bandinu del comitato di Olbia, di Gioele Mazzone di Gengio e di Riccardo van Lysebetten di San Donato Milanese, ciascuno a suo modo impegnato nel volontariato per i più deboli. «Un riconoscimento che ci rende particolarmente orgogliosi e che testimonia la nostra capacità di rispondere anche con gesti semplici alle crisi e alle difficoltà dei nostri giorni», gioisce il presidente della Cri Rosario Valastro.

GLI ALTRI

Tra i magnifici trenta (16 maschietti e 14 femmine) ci sono anche Chiara Longo, 18 anni di Lecce, che con il suo blog #PlugInTheWorld mette in cotnatto giovani di tutto il mondo; Aniello Capuano, 18enne salernitano, che ha reagito con coraggio a una grave malattia, la distrofia facio-scapolo-omerale, che lo ha reso cieco

e sordo; e Wiliam d'Alascio, 10 anni della provincia di Pisa che durante la pandemia si è incaricato di fotocopiare ogni giorno le lezioni di giornate che distribuiva poi nelle cassette delle lettere dei compagni malati.

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