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Trentino, grillini e sinistra: "Via la strada intitolata a Balbo"

Accade in Trentino, nel comune di Tione. Il consigliere provinciale del Movimento Cinque Stelle Alex Marini chiede una mappatura di tutte le strade e le località intitolate a personalità legate al fascismo

Trentino, grillini e sinistra: "Via la strada intitolata a Balbo"

A Chicago, fra il Grant Park e la Fontana di Buckingham, esiste una strada intitolata a Italo Balbo, aviatore e Ministro dell'aeronautica dal 1929 al 1933, nonché governatore della Libia dal 1934 al 1940. È lì a ricordare l'impresa del gerarca regista della trasvolata atlantica, il volo attraverso l'Oceano di uno stormo di idrovolanti italiani nel 1933 che gli valse il titolo maresciallo dell'aria. Il generale Balbo fu accolto negli Usa da folle festanti tanto che il 26 giugno 1933 il Time lo raffigurò in una delle sue celebri copertine. Alla città di Chicago venne anche donata una colonna romana, proveniente dagli scavi di Ostia, con sulla base l'iscrizione inglese che recita: "L'Italia fascista sotto il comando di Benito Mussolini dona a Chicago come memoriale e simbolo dello squadrone atlantico guidato da Balbo". La colonna fu inizialmente sistemata nel padiglione italiano dell'esposizione del "Secolo del progresso", poi spostata nel Burnham Park. Nel 2017, la furia iconoclasta della cancel culture provò a dare battaglia per ribattezzare la strada e rimuovere il memoriale ma l'opposizione degli italo-americani a difesa di Balbo smorzò la cosa. "Fa parte della nostra storia", sostenevano.

Dagli Stati Uniti il vento della cancel culture arriva anche in Provincia di Trento. Precisamente nella piccola frazione di Saone, nel Comune di Tione. Come riporta IlDolomiti, il consigliere provinciale del Movimento Cinque Stelle Alex Marini ha presentato un’interrogazione nei giorni scorsi nel quale chiede di fare chiarezza su chi abbia deciso di intitolare quella via Italo Balbo. "Che in Trentino ci sia una strada intitolata al nome di una simile persona stupisce – scrive il consigliere provinciale Alex Marini nell’interrogazione –s gomenta e pone serie domande sulle motivazioni che hanno animato chi intitolò la strada alla sua memoria”. Il consigliere grillino domanda anche che si proceda, assieme al Forum trentino per la Pace e i Diritti umani, alla mappatura delle strade, delle piazze e di tutti i luoghi intitolati a personalità fasciste in Trentino. Con l’obiettivo, poi, di "invitare le amministrazioni degli enti locali alla modifica di tali denominazioni".

La nuova crociata contro la via dedicata a Italo Balbo ricalca un po' quello che è accaduto negli ultimi anni negli Stati Uniti con le statue dei confederati. La figura del gerarca nel mirino della sinistra e dei grillini, tuttavia, fu complessa e articolata. Come ricorda Giordano Bruno Guerri nel suo libro edito da Bompiani dedicato alla figura dell'aviatore, con le sue trasvolate atlantiche, "Balbo ha fatto fare un passo avanti all'umanità. A chi ancora obiettasse che si trattò di un'impresa fascista, occorre per forza rispondere come rispose nel dopoguerra il sindaco di Chicago all'ambasciatore italiano che gli chiedeva di cambiare il nome alla strada dedicata a Balbo: 'Perché, non ha trasvolato l'Atlantico?' Nuovo interesse ha anche l'attività del Maresciallo dell'Aria divenuto governatore della Libia. Certo non per questo si pensa di rivalutare il colonialismo o di denigrare la decolonizzazione".

Va però riconosciuto, prosegue Bruno Guerri, "anche alla luce di quanto avviene oggi, in Italia e in Europa, che Balbo seppe intuire con grande anticipo, e spesso risolvere con altrettanto grande sensibilità, per i tempi, i problemi che sarebbero sorti nelle società multirazziali, multiculturali, multireligiose. Modernizzatore e innovatore, fascista passato a un liberalismo autoritario, unico fra i gerarchi che preferiva gli Stati Uniti alla Germania, e unico a opporsi concretamente alle leggi razziali, tutto ciò non basta a mettere Balbo nel Pantheon dei grandi italiani del Novecento, zavorrato com'è dalla responsabilità di avere 'inventato', ovvero organizzato, lo squadrismo fascista e di avere contribuito più di tutti a portare Mussolini al potere".

L'avvocato trentino e appassionato di storia Gerardo Gaiatto, nel commentare l'interrogazione presentata dal consigliere grillino ricorda le parole di Galeazzo Ciano il quale descriveva così Balbo: "Parla male dei tedeschi, difende gli ebrei, attacca Starace, critica il saluto romano". Italo Balbo, sottolinea Gaiatto, fu l’unico gerarca fascista che durante la seduta del Gran Consiglio del fascismo, conclusasi nelle prime ore della mattina del 7 ottobre 1938 si pronunciò contro la "Dichiarazione sulla razza" approvata dal medesimo Gran Consiglio, un elenco di direttive che diventeranno i ventinove articoli del Regio Decreto Legge n. 1728 del 17 novembre 1938. Questo non cancella le ombre che gravano sull'aviatore ferrarese, sulle squadracce fasciste e su tutto il resto. Ma dopotutto la storia è storia, con le sue luci e ombre, anche pesanti.

Cancellarne i simboli nel nome di una battaglia dal sapore ideologico, come accade negli Stati Uniti, significa proprio mancarne il senso. Altrimenti cosa dovremmo fare con Luigi Pirandello, Guglielmo Marconi e tante altre personalità legate al fascismo?

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