A otto mesi dalla tempesta che a fine ottobre del 2018 ha danneggiato il Trentino, metà dei sentieri e dei tracciati alpini sono ancora inagibili. La stagione turistica è già iniziata e il rischio è di ripercussioni sull'intero comparto. La fotografia scattata dal dipartimento turistico di Trento e riportata dal Corriere del Trentino è che su 1.530 tracciati totali, appena 755 sono percorribili, mentre tutti gli altri risultano inagibili. Una situazione drammatica: ci sono alberi che sono rimasti a ostruire i percorsi con montagne di tronchi, residui di frane, smottamenti, danni da esondazioni con fango e detriti, ponti e passerelle danneggiate o addirittura del tutto spazzate via. E poi ci sono anche sentieri chiusi perché mancano proprio informazioni sulle loro condizioni. Molti quelli off limits nelle valli di Fiemme e Fassa e del Tesino.
I lavori per sistemazione della rete sentieristica avranno però tempi lunghissimi. «L'insieme degli interventi sui tracciati alpini e sugli altri sentieri - scrive l'ordinanza del governatore Maurizio Fugatti - è finalizzata alla messa in sicurezza e al ripristino al riordino delle condizioni di stabilità fisica di sicurezza idrogeologica e di equilibrio ecologico del territorio a seguito dell'evento calamitoso che ha eccezionalmente interessato estese aree distribuite sul territorio provinciale». Era la fine ottobre del 2018 quando la tempesta «Vaia» ha spazzato via interi boschi nelle montagne del Triveneto: i venti superiori ai 200 km orari avevano abbattuto 8,5 milioni di metri cubi di legname. Solo in Trentino-Alto Adige i danni sono stati da 400 milioni di euro, con oltre 3 milioni e 300mila metri cubi di legname a terra su 19mila ettari di superficie.
All'indomani della furia del maltempo le Dolomiti si erano svegliate con scene apocalittiche di distruzione. Tanto che ancora oggi per rimettere a posto tutti i sentieri serviranno almeno tre anni, secondo vicepresidente della Sat (società alpinisti tridentini) Roberto Bertoldo, e secondo il coordinatore per la ricostruzione Roberto De Col. Quello è il tempo necessario a rimuovere tutto il legname abbattuto che oggi li ostruisce e a ripristinare le strade. Il governo stanzierà 270 milioni, mentre la parte restante sarà a carico della Provincia: quest'anno sono già previsti interventi per 180 milioni su progetti finanziati, alcuni già completati. Intanto però c'è da allertare i turisti: In questo momento ogni informazione passa dal servizio turismo della provincia - ha dichiarato Bertoldo al Corriere del Trentino - Una scelta voluta perché così riusciamo a dare comunicazioni aggiornate su tutti i sentieri. Siamo intervenuti in questi mesi collocando dei cartelli all'inizio di quelli danneggiati per evitare problemi agli escursionisti. Ci siamo mossi in anticipo per dare un servizio di informazione a chi in questi mesi ha deciso di programmare una vacanza in montagna: ora li sostituiremo con tabelle uguali su tutto il territorio. Si tratta di tabelle informative che verranno collocate all'ingresso di tutti i sentieri impraticabili, mentre verranno collocate bacheche nei parcheggi delle funivie con la situazione progressivamente aggiornata e con i sentieri che mano a mano verranno riaperti. Ci siamo trovati di fronte - aveva fatto il punto meno di un mese fa l'ingegnere Raffaele De Col - a una situazione drammatica. Molte cose sono già state completate, altre sono a un buon stadio. Certo, la strada da fare è lunga. Bisognerà impegnarsi per almeno un paio d'anni per archiviare definitivamente il triste capitolo della tempesta Vaia».
Sono già stati assunti e formati una quarantina di lavoratori disoccupati per i primi interventi programmati che dureranno 6 mesi. La questione è turistica ma è anche di sicurezza, visto che i sentieri danneggiati sono pericolosi per escursionisti a piedi e bikers.
Per aiutare le regioni a recuperare il
legno abbattuto dalla tempesta Vaia, nell'ultima legge di bilancio il governo aveva dato un contributo sotto forma di voucher pari al 50 per cento dei costi sostenuti per la rimozione e il recupero di alberi o di tronchi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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