Era in stato di ebbrezza al momento del parto, Marta Wozniel, 33enne polacca che, l'altra sera ha «rapito» dall'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno, il suo bebè mentre avrebbe potuto solo allattarlo così come disposto dal Tribunale per i minorenni.
Ma ieri è stata ritrovata dalla polizia: residente a Giffoni Valle Piana e arrestata alcuni anni fa per spaccio di stupefacenti - era a casa del fratello a Salerno, in via Eugenio Caterina, zona alta del capoluogo. Il bimbo sta bene. Il 28 marzo scorso, i medici del nosocomio salernitano, dopo che il bimbo era venuto alla luce, avevano segnalato all'autorità giudiziaria la criticità. Il piccino era stato ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale I giudici, subito, avevano disposto di trattenere il bambino in attesa di un loro provvedimento.
Decisione che arriva il 24 aprile scorso, quando i sanitari vengono informati dell'ordinanza del Tribunale con la quale, in buona sostanza, si comunicava che il bimbo, all'atto della dimissione, sarebbe dovuto essere collocato in una comunità idonea ad accoglierlo. Era stata data la possibilità comunque alla madre di allattare il piccolo. Così come avvenuto venerdì sera.
Poco dopo le 21, un'infermiera di turno ha dato l'allarme. Il piccino non era stato riconsegnato. Servizio di vigilanza interno e polizia controllando le immagini dei video di sorveglianza avevno visto la puerpera fuggire. Ieri il lieto fine.
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