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Trivelle, rigassificatori e nuovo nucleare pulito. Ecco la svolta energetica targata centrodestra

Nel discorso di Giorgia Meloni focus sui giacimenti del Mediterraneo e sui nuovi gasdotti. L'impegno nella ricerca e il nodo dei veicoli elettrici

Trivelle, rigassificatori e nuovo nucleare pulito. Ecco la svolta energetica targata centrodestra

È stata la parte più rivoluzionaria del discorso programmatico del premier Giorgia Meloni, quella che riguarda l'abbandono definitivo dell'ambientalismo ideologico per passare alla difesa della natura con l'uomo dentro. La più rivoluzionaria perché il governo di centrodestra pone fine ad anni di egemonia improntata alla decrescita. «Noi oggi interrompiamo tutto ciò dando vita a un governo pienamente politico - ha detto Giorgia Meloni alla Camera- anteporremo l'interesse nazionale a quello di parte, vogliamo garantire un futuro di maggiore libertà, giustizia, benessere. Se per farlo dovremo fare scelte che non possono essere condivise da subito da alcuni cittadini non ci tireremo indietro, perché il coraggio non ci difetta».

TRIVELLE

Il nuovo esecutivo, infatti, si appresta a incrementare le estrazioni di gas nazionale, ferme dalla moratoria voluta dal governo Conte. «Non è che quando il gas lo estraggono altre nazioni inquina meno, noi lo paghiamo di più ma le emissioni sono globali - da sottolineato Giorgia Meloni alla Camera - i nostri mari possiedono giacimenti di gas che abbiamo il dovere di sfruttare appieno».

RIGASSIFICATORI

Al Senato la premier ha espresso parole chiare anche su queste infrastrutture energetiche: «Dobbiamo sbloccare procedure che se non fossero state bloccate da una visione ideologica incomprensibile, oggi non costringerebbero a realizzare il rigassificatore a Piombino con procedure di urgenza. Penso al rigassificatore di Gioia Tauro per il quale, come ha ricordato il presidente Occhiuto, basta un Dpcm che lo dichiari opera strategica per ripartire, realizzando un impianto in grado di processare 16 miliardi di metri cubi di Gnl l'anno».

GASDOTTI

Quanto all'Italia come hub energetico, si è espresso il ministro Urso: «Ci arriveremo grazie ai gasdotti esistenti e a due nuovi. Uno è quello che proviene da Israele, Egitto e Cipro, il cosiddetto Poseidon. E l'altro è quello che, nel caso in cui la Francia imponesse ancora di non collegare al proprio territorio la rete spagnola, costruiremo d'intesa con la Spagna passando per il mar Tirreno». Secondo il ministro dello Sviluppo in questo modo «ribaltiamo la situazione energetica di tutta l'Europa. Preparandoci a far passare per quegli stessi collegamenti l'idrogeno verde tra 10-15 anni».

NEUTRALITÀ TECNOLOGICA

Giorgia Meloni parlando di neutralità tecnologica critica il blocco europeo ai veicoli a combustione, quando possiamo raggiungere lo stesso risultato climatico con biogas e diesel.

NUCLEARE

Nelle prime dichiarazioni il ministro dell'ambiente Pichetto Fratin ha annunciato di voler aprire alla ricerca italiana per il nucleare pulito: «La sperimentazione del nucleare di nuova generazione deve essere attuata a pieno per far fronte alla crisi energetica».

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