Cronache

Trombosi: ricoverata a 26 anni. 16 giorni fa ha fatto AstraZeneca

Prognosi riservata, i familiari: "Prima stava bene"

Trombosi: ricoverata a 26 anni. 16 giorni fa ha fatto AstraZeneca

Una ragazza di 26 anni è stata ricoverata al Policlinico di Milano con trombosi cerebrale. Da lunedì si trova presso la struttura dopo che le sue condizioni di salute erano peggiorate. La giovane aveva ricevuto 16 giorni fa la prima dose del vaccino anti-Covid di AstraZeneca. «Stava bene», dicono i suoi famigliari. Dall'Irccs di via Sforza, interpellato sull'episodio, precisano che «non ci sono al momento elementi sufficienti per dare una risposta sull'eventuale correlazione di questo evento con la vaccinazione».

La ragazza, aggiunge l'ospedale, «è cosciente e risponde alle terapie. È in condizioni ritenute stabili, anche se la prognosi resta riservata». È stata ricoverata al Policlinico di Milano perché la sua situazione era seria ed è stata inviata al Centro trombosi guidato da Flora Peyvandi, struttura di riferimento.

Eppure era una ragazza che prima di fare il vaccino stava bene. Lavora in uno studio odontoiatrico e per tutelare la salute dei pazienti, si era sottoposta alla vaccinazione come era stato anche richiesto dal suo datore di lavoro. Poi, sono iniziati i mal di testa costanti che non passavano ma che sono aumentati giorno dopo giorno fino al ricovero in ospedale di due giorni fa. Il caso ricorda purtroppo quello in Liguria, di una ragazza di 32 anni giunta al San Martino in gravi condizioni e poi deceduta. Era un'insegnante in buona salute vaccinata il 22 marzo con AstraZeneca e arrivata al pronto soccorso con una forte emorragia cerebrale da trombosi. Dal 2 aprile aveva iniziato a non sentirsi bene, un crescendo che l'ha portata in ospedale.

Intanto l'Aifa aggiorna i medici sul vaccino, pubblicando un nuova nota in cui dice che «il nesso con le trombosi è plausibile». Gli operatori sanitari «devono vigilare su segni e sintomi di tromboembolia e/o trombocitopenia e informare di conseguenza i vaccinati», afferma l'Aifa nella «nota informativa importante» sul vaccino anti-Covid di AstraZeneca VAXZEVRIA, pubblicata a seguito della procedura condotta a livello europeo. «In questa fase non sono stati identificati fattori di rischio specifici», sebbene «una relazione causale tra la vaccinazione con Vaxzevria (Astrazeneca) e l'insorgenza di trombosi in combinazione con trombocitopenia è considerata plausibile». Risulta evidente dunque che l'Agenzia del farmaco stia mettendo grande attenzione riguardo a quello che sta accadendo e chiede dunque di vigilare sui vaccinati. «Anche se tali reazioni avverse sono molto rare, hanno superato quanto atteso nella popolazione generale», aggiunge Aifa sollecitando «l'uso conforme del vaccino alle raccomandazioni ufficiali nazionali».

Ma la preoccupazione evidentemente cresce.

Commenti