Cronache

Trovato cadavere. L'escursionista era disperso da 18 giorni

Federico Lugato aveva 39 anni. Veneziano, ma residente a Milano, dal 26 agosto era sparito in Val di Zoldo, nelle Dolomiti Bellunesi

Trovato cadavere. L'escursionista era disperso da 18 giorni

Federico Lugato aveva 39 anni. Veneziano, ma residente a Milano, dal 26 agosto era sparito in Val di Zoldo, nelle Dolomiti Bellunesi. Era partito da Pralongo di Forno di Zoldo per un giro ad anello del Gruppo Tamer San Sebastiano e da lì non ha più fatto ritorno. La moglie Elena Panciera si era subito attivata nei social, #troviamofederico era l'hashtag. Ogni giorno anche su Instagram pubblicava foto, storie, video, appelli, anche i dati delle persone scomparse in montagna e mai ritrovate: 90 quelle consegnati alle statistiche del 2020 del Soccorso alpino. Aveva anche avviato una raccolta fondi su Facebook per non interrompere le ricerche. Raccolti oltre 20mila euro. Improvvisamente sul suo profilo Instagram, dalle foto in bianco e nero di oggettistica, libri, volti, paesaggi, dal 28 agosto non ci sono che immagini di lui, di Federico, il suo uomo. «Lui è la persona più in gamba che conosca scriveva è una specie di MacGyver. È allenato, forte di fisico e di testa. Ex scout. Ha fatto corsi di primo soccorso arrampicata e perfino parkour in passato. Sono sicura che è lì fuori che ci aspetta. Non lasciamolo solo».

Ieri la fine di ogni speranza. «Tre mesi fa c'erano loro scrive la moglie pubblicando una storia su Instagram che ritrae il marito in compagnia del loro gatto ora siamo io e Leo. Hanno trovato Federico. Ce la caveremo. Anche grazie a voi». Proprio ieri era previsto un vertice in prefettura a Belluno per fare il punto della situazione, ma le speranze si sono sgretolate. Lugato è stato ritrovato senza vita dai cani molecolari della Guardia di finanza durante una perlustrazione. Quel giorno era uscito in solitaria, aveva con sé una borraccia, un marsupio, i bastoni da trekking e il telefonino. Grazie al segnale di questo sono partite le ricerche, poi interrotte agli inizi di settembre. Gli uomini del Soccorso alpino e speleologico veneto, con le unità cinofile e i vigili del fuoco avevano battuto a tappeto la zona. Lo avevano fatto anche con l'uso di droni. Il sindaco di Val di Zoldo, Camillo de Pellegrin, ricevuta la notizia ha espresso la sua vicinanza alla famiglia.

Pochi giorni fa, sempre in Veneto, il salvataggio del soccorso alpino di Giacomo Sacchét, resistito al freddo per oltre 30 ore.

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