Un bambino di 5 anni di origini macedoni è morto ieri pomeriggio per cause ancora da chiarire nell'appartamento dove abitava con i genitori a Cupramontana, in provincia di Ancona.
Intorno alle 18.15 alla Croce Verde del paese è arrivata una chiamata di soccorso da via Niccolò Bonanni. Insieme agli operatori sanitari sul posto anche i carabinieri di Fabriano che hanno trovato un bimbo esanime a terra: non c'erano tracce di sangue, inutile anche il tentativo, durato più di 40 minuti, di rianimarlo. Al momento della tragedia in casa c'erano il padre e la madre del piccolo, che è incinta. La donna, in preda allo shock, è stata ricoverata all'ospedale di Jesi, mentre l'uomo, 25 anni, disoccupato e in cura per disturbi psichici, è stato trasferito nella caserma dei carabinieri di Cupramontana per essere interrogato degli inquirenti e fino a tarda notte era in stato di fermo. Il 25enne, è sospettato di avere causato la morte del figlio, non si sa se volontariamente. La sua auto è stata sequestrata perché i militari dell'Arma sospettano che il piccolo possa essere stato strangolato nella macchina e poi portato a casa. Il medico legale si è recato sul luogo per eseguire l'ispezione cadaverica. Sul posto anche il pm di Ancona Valentina Bavai.
Se la morte del bambino fosse stata provocata volontariamente dal padre, la tragedia che ha colpito la piccola comunità marchigiana non avrebbe molti precedenti in Italia negli ultimi tempi.
Più frequenti, infatti, sono i casi in cui sono le madri, quasi sempre alle prese con gravi problemi psichici, a uccidere figli piccoli. I padri, anche loro spesso affetti da disturbi mentali, si sono uccisi o hanno tentato il suicidio subito dopo aver ammazzato i propri bambini. Come ha fatto con i suoi quattro figli (di 11, 7, 5 e 3 anni) nell'ottobre scorso a Como Faycal Haitot, 49 anni, origini marocchine, cittadinanza italiana, ex lavapiatti ed ex tuttofare.
L'uomo, che era disoccupato da mesi, per un anno aveva cercato di portare avanti la famiglia da solo, dopo che la moglie era stata ricoverata per una fortissima depressione. Alla fine non ce l'ha fatta, ha incendiato il suo alloggio e ha trovato la morte con i suoi piccoli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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