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Il trucco della Francia: cacciare i clandestini per mandarli in Italia

L'allarme di Fdi: se si modifica il Trattato di Dublino saremo obbligati a prenderli per legge

Il trucco della Francia: cacciare i clandestini per mandarli in Italia

I francesi alzano le barricate ai confini con l'Italia e ci lasciano gli immigrati. Il governo di Parigi, insomma, non vuole noie e schiera anche l'Esercito pur di non far entrare i clandestini che arrivano direttamente dalla Sicilia. È quanto emerge in un rapporto pubblicato dal quotidiano Le Figaro, che riporta come «le persone respinte nelle Alpi, ai confini con l'Italia, sono state tra novembre dello scorso anno e questo marzo, 23.537, il 143% in più rispetto all'anno precedente». Aumentati anche i respingimenti alle frontiere spagnole.

Il bilancio della Police aux Frontieres (Paf), rivelato dal giornale parigino parla chiaro: «12.288 persone in situazione irregolare sono state controllate e respinte al confine con la Spagna, il 203% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le forze dell'ordine hanno poi fermato 3.469 migranti nei dipartimenti francesi limitrofi alla frontiera franco-spagnola (+25 per cento). Mentre sono 2.502 gli esiliati fermati da poliziotti e gendarmi, il 39% in più rispetto all'anno precedente».

Sempre secondo Le Figaro, «un totale di 5 unità mobili delle forze dell'ordine transalpine (Crs e gendarmeria mobile), 80 agenti di polizia, 200 militari e diverse decine di riservisti sono schierati tra le Alpi e i Pirenei». Come riporta l'Ansa, «inviati per intercettare i profili sospetti nel flusso di migranti, questo dispiegamento, coordinato dalla Polizia di Frontiera (Paf), ha il triplice vantaggio di rafforzare la lotta al terrorismo, combattendo con maggiore efficacia le filiere clandestine e intensificando i controlli sanitari», dice a Le Figaro Christian Lajarrige, portavoce vicario della Police Nationale.

Il cambio di passo delle autorità, «dopo il sanguinoso attacco al coltello alla basilica di Nizza, che costò la vita a tre persone».

Ma è polemica per l'atteggiamento francese.

«Il fatto che Le Figaro parli di una Francia che non ha serrato mai così efficacemente i propri confini interni all'immigrazione clandestina - spiega l'europarlamentare FdI - Ecr Nicola Procaccini - è la cartina tornasole di quella che ritengo essere una frattura difficilmente sanabile a livello europeo: quella tra i Paesi di frontiera, come l'Italia, e quelli interessati dai cosiddetti movimenti secondari, come la Francia è la Germania. Tutto è funzionale alla modifica del Trattato di Dublino che, se approvata, trasformerebbe l'Italia in un immenso campo profughi». E prosegue: «C'è una doppia morale delle autorità francesi che va denunciata con forza. Da un lato si predica l'accoglienza dei migranti, dall'altro li si respinge illegalmente. Queste circostanze confermano che l'obiettivo della Francia è di porre un'ulteriore macigno sui Paesi di primo ingresso dei migranti. Come? Rendendo legale quello che i francesi fanno già oggi illegalmente, ovvero riportando con la forza in Italia i migranti che valicano i loro confini senza che, come prevedono le regole attuali di Dublino, l'Italia debba accettare la ripresa in carico di queste persone». Secondo Procaccini, «se i negoziati condurranno effettivamente alla sostituzione della procedura di richiesta di ripresa in carico dei migranti con una di mera notifica, allora sì che vedremo compiersi, anche dal punto di vista giuridico, la trasformazione dell'Italia nel campo profughi d'Europa. Se questa norma, infatti, dovesse essere approvata, i poliziotti francesi non sarebbero più costretti a respingere i migranti in Italia con la forza, perché l'Italia avrebbe l'obbligo per legge di riprenderli».

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