Trump allontana la pace. "Niente intesa Mosca-Kiev"

Il tycoon a Merz: "Zelensky e Putin come bambini, litighino ancora un po'. Non credo ci sarà un accordo". Il cancelliere: "Più pressione dagli Usa"

Trump allontana la pace. "Niente intesa Mosca-Kiev"
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Donald Trump accoglie alla Casa Bianca il cancelliere tedesco Friederich Merz per la sua prima visita dopo l'elezione alla guida del Paese, un incontro cordiale senza cenni di tensione, durante il quale il presidente americano plaude all'aumento della spesa per la difesa da parte della Germania, uno dei punti che secondo alcuni potevano causare attrito. I problemi interni americani, tuttavia, sembrano mettere ampiamente in ombra le altre questioni sul tavolo, almeno durante l'incontro con i giornalisti nello Studio Ovale, dominato dalla frattura sempre più ampia tra il presidente ed Elon Musk. «Io ed Elon avevamo un ottimo rapporto. Non so se lo avremo ancora. Sono rimasto sorpreso», afferma Trump senza lesinare le critiche all'ex first buddy. «Sono molto deluso da Elon. L'ho aiutato molto. Conosceva i meccanismi interni del disegno di legge meglio di chiunque altro qui seduto e non aveva problemi. All'improvviso li ha avuti, se n'è accorto solo quando ha scoperto che avremmo tagliato il mandato sui veicoli elettrici», spiega riferendosi agli incentivi. «Falso, questo disegno di legge non mi è stato mostrato nemmeno una volta ed è stato approvato nel cuore della notte, così velocemente che quasi nessuno al Congresso è riuscito a leggerlo», replica il patron di Tesla sulla sua piattaforma X.

Decisamente più disteso sembra invece l'incontro tra il comandante in capo e il cancelliere: «Avremo una grande relazione con la Germania, e un buon accordo commerciale», dice The Donald, aggiungendo di volere che gas e petrolio facciano parte dell'intesa. «Merz è un brav'uomo con cui trattare», prosegue. Poi, Trump afferma che il riarmo di Berlino è una buona cosa, «almeno fino a un certo punto». «Vi terremo d'occhio», scherza. Mentre sull'aumento delle spese per la difesa, chiarisce che le mosse tedesche sono «positive». «Abbiamo molto in comune», sottolinea da parte sua Merz a proposito di Germania e Stati Uniti. Centrale la guerra in Ucraina, con il cancelliere convinto che serva «una maggiore pressione» sulla Russia e che gli Usa «siano nella posizione di aiutare» per mettere fine al conflitto, auspicando che Washington e Bruxelles collaborino per trovare una soluzione. «Abbiamo il dovere di fare qualcosa ora per fermare la guerra», ripete, precisando che Kiev colpisce solo obiettivi militari, mentre Mosca anche quelli civili. Merz consegna al presidente Usa una copia incorniciata del certificato di nascita di suo nonno Frederick, nato in Germania nel 1869, ed elogia Trump come la «persona chiave nel mondo» per porre fine alla guerra, affermando che potrebbe «davvero riuscirci facendo pressione sulla Russia».

Un modo indiretto per esortarlo a superare la sua reticenza nell'imporre ulteriori sanzioni a Mosca. Trump invece non pensa che le due parti firmeranno un accordo. E, sull'invito di Merz ad una maggiore pressione su Vladimir Putin, spiega di aver chiesto allo zar del Cremlino di non rispondere ai recenti attacchi ucraini con droni. Il tycoon, inoltre, paragona la guerra a una rissa tra bambini: «Capita di vedere due bambini che litigano come matti.

Si odiano, litigano in un parco e tu cerchi di separarli. Ma a volte è meglio lasciarli litigare per un po'», afferma. E ammette che arrivare alla pace si sta rivelando difficile perché c'è «molto rancore» tra i due Paesi e un profondo odio tra Putin e Volodymyr Zelensky.

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