
Dopo giorni di indiscrezioni sulla fine dell'idillio tra Donald Trump ed Elon Musk, il presidente americano e il first buddy parlano insieme dallo Studio Ovale per suggellare il lavoro del miliardario al Doge, il famigerato dipartimento per l'Efficienza Governativa. «Elon è uno dei più grandi imprenditori al mondo - afferma il tycoon -. Ci vorranno anni per ricostruire il sistema, ma abbiamo iniziato». Durante l'ultimo atto della presenza (almeno ufficiale) di Musk nel governo degli Stati Uniti, il comandante in capo gli consegna in dono una chiave d'oro e celebra i tagli del Doge, assicurando che «i risultati si vedranno nel futuro, i numeri saranno molto migliori con il tempo». Questa «non è la fine del team del Doge, è solo l'inizio. La mia presenza qui era temporanea, ma continuerò a essere un amico e consigliere del presidente», dice da parte sua Musk. Le stime dei risparmi ottenuti dal dipartimento guidato dal patron di Tesla, X e SpaceX sono ben lontane dai 1.000 miliardi sperati: un sito web indipendente, il DogeTracker, parla infatti di un totale di soli 12 miliardi di dollari tagliati. E in realtà ieri, più che i risultati del suo dipartimento, ad attirare l'attenzione è stato un articolo in cui New York Times indaga sul privato dei mesi che Musk ha passato al fianco del Trump, tra droghe e drammi familiari. Secondo un rapporto del quotidiano emerge che il miliardario avrebbe fatto un uso di droghe che andava ben oltre il consumo occasionale: in particolare ecstasy, funghi allucinogeni e soprattutto ketamina, l'anestetico che in overdose ha ucciso l'attore Matthew Perry di Friends. «Il Nyt è lo stesso giornale che ha scritto la bufala del Russiagate?», commenta piccato Elon. Il quotidiano ha raccolto documenti, messaggi privati e interviste con oltre dieci persone che hanno lavorato con il sudafricano o lo conoscono, e sottolinea che «lui stesso ha detto a diversi di loro di assumere così tanta ketamina, da avere effetti sulla vescica, come può capitare a chi ne fa uso cronico». Inoltre, «viaggiava con una scatola di farmaci giornalieri con circa 20 pillole, comprese quelle con i segni distintivi dello stimolante Adderall, stando a una foto e a quanto riferito da persone che l'hanno vista». Non è chiaro se Musk facesse uso di droghe quando quest'anno è diventato una presenza fissa alla Casa Bianca con il compito di ridurre la burocrazia federale. In passato l'imprenditore ha ammesso di aver fatto uso di ketamina occasionalmente - un paio di volte al mese - per tenere a bada la depressione, ma ha detto al suo biografo, Walter Isaacson, che «non gli piace far uso di droghe illegali». In realtà il Nyt ha scoperto tramite fonti informate che avrebbe sviluppato «abitudini ben più pericolose», facendo «uso frequente di ketamina, talvolta anche quotidianamente e mescolandola con altre droghe». Allo stesso tempo, la vita familiare di Musk sarebbe diventata sempre più tumultuosa, con le relazioni sentimentali sovrapposte e battaglie legali private che coinvolgono la sua crescente prole. Ha litigato con Claire Boucher, madre di tre dei suoi figli tra cui X, 5 anni, a cui Musk è estremamente legato e che ha portato in numerose occasioni nello Studio Ovale e in altri eventi di alto profilo. La donna era convinta di avere con lui una relazione stabile per poi andare su tutte le furie una volta appreso che, mentre una madre surrogata portava a termine il terzo bebè, Elon aveva avuto due gemelli da Shivon Zilis, una executive della sua società Neuralink, a cui negli ultimi due anni se ne sono aggiunti altri due. All'insaputa di Claire e Shivon, quest'anno è poi arrivato Romulus, figlio dell'influencer Ashley St. Clair.
Inoltre, secondo quanto rivela al Daily Mail Steve Bannon, ex stratega capo nella prima amministrazione Trump, l'addio di Musk sarebbe stato accelerato da un episodio in cui quest'ultimo ha spintonato il segretario al Tesoro Scott Bessent dopo esser stato messo alle strette per le sue promesse esagerate sul risparmio di «un miliardo di dollari» per le casse dello stato. Dell'acceso litigio di aprile erano filtrate notizie sui media, ma non si sapeva finora che i due fossero venuti alle mani. «Non è stata una discussione - ripete Bannon - ma un confronto fisico».