Un Trump "euforico" esulta: "Onore al procuratore Mueller"

Donald si gode il successo e attacca i dem: "Speriamo non accada a nessun presidente". Ivanka cita Lincoln

Un Trump "euforico" esulta: "Onore al procuratore Mueller"

New York Il Russiagate ha accompagnato Donald Trump praticamente dal suo insediamento alla Casa Bianca, considerato dai suoi avversari la chiave per spodestarlo dallo Studio Ovale, possibilmente prima della fine del mandato. Ora che l'indagine del procuratore speciale Robert Mueller è terminata, dopo 22 mesi, l'inchiesta è invece destinata a rappresentare il più efficace strumento per permettergli di incassare la rielezione. Le conclusioni del rapporto di Mueller, che hanno scagionato il presidente americano da ogni accusa di collusione fra la sua campagna e il governo di Mosca nelle azioni di interferenza a Usa 2016, hanno gelato i suoi oppositori. E Trump, che fonti vicino a Pennsylvania Avenue hanno dipinto come «euforico», è passato immediatamente al contrattacco, incalzando i dem. «Siamo felici che le indagini siano finite - ha detto - Faremo di tutto perché ciò non accada più a nessun presidente».

Il Commander in Chief ha ammesso che Mueller ha agito «con onore», ma l'inchiesta che per mesi ha definito una «caccia alle streghe» potrebbe essere un assist clamoroso per le presidenziali del prossimo anno. Secondo le fonti citate dalla Cnn, il procuratore speciale avrebbe comunicato circa tre settimane fa al dipartimento di Giustizia di non essere in grado di raggiungere una conclusione sull'ostruzione di giustizia per Trump. Annuncio che avrebbe colto di sorpresa il titolare del dicastero, William Barr, che non si attendeva questo esito.

Sul fronte dem, intanto, si lavora alacremente su un piano B. Dopo lo shock del dossier, il partito si sta impegnando in quella che ritiene una delle ultime armi per infliggere un colpo pesante all'amministrazione Trump, ossia proseguire con le indagini già avviate. «Andremo avanti con le nostre indagini sull'ostruzione di giustizia, l'abuso di potere e la corruzione. Il nostro compito è difendere la legge e poi abbiamo un mandato che è più ampio di quello che aveva il procuratore speciale», ha spiegato il presidente della commissione giustizia della Camera, Jerry Nadler. Per i democratici, tuttavia, si tratta di una strategia rischiosa, oltre al fatto che potrebbe contribuire ai tentativi del tycoon di proporsi come una vittima condannata alla gogna mediatica ben prima di conoscere l'esito dell'inchiesta. Ma come ha commentato Ivanka Trump, figlia e consigliera del presidente, citando Abramo Lincoln, «la verità è generalmente la migliore rivincita sulle calunnie».

Da Mosca, intanto, il ministero degli Esteri in una nota ha fatto sapere che la conclusione del rapporto «non poteva essere diversa», ma è «sorprendente» che per arrivarci ci sia voluto «un team di 19 esperti legali, 40 agenti

dell'Fbi, penalisti e altre persone», e che abbiano lavorato «per quasi due anni». «Per smentire un chiaro fake - ha aggiunto - ci sono voluti sforzi colossali e una quantità piuttosto significativa di denaro dei contribuenti».

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