Trump: "Immunità se non mente". Maxwell fa crollare i consensi: -9%

Offerta dell'amministrazione alla complice di Epstein. E i sospetti: sarebbe stata lei a far uscire la lettera di Donald al finanziere pedofilo

Trump: "Immunità se non mente". Maxwell fa crollare i consensi: -9%
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Chi l'avrebbe detto che a mettere in difficoltà Donald Trump sarebbero stati i segreti di un morto? Sta facendo di tutto il presidente degli Stati Uniti per allontanare da sé lo spettro di una vecchia relazione pericolosa con il miliardario pedofilo Jeffrey Epstein, morto suicida in carcere nel 2019. Peccato che le sue ultime dichiarazioni, a proposito di una "lista dei clienti di Epstein che non esiste", e la volontà di archiviare improvvisamente un caso "noioso", abbiano infastidito non poco la base Maga, anche perché era stato il presidente, in campagna elettorale, a mostrare la volontà di diffondere i documenti sul caso. L'uscita a sorpresa di quella vecchia cartolina d'auguri di Trump a Epstein e altri video e foto che provano un legame tra i due non ha aiutato.

Ma il colpo di scena si sta consumando in queste ore e riguarda i due colloqui tra il vice procuratore generale Todd Blanche e Ghislaine Maxwell, la socialité britannica, amica del Principe Andrea, che con Epstein ha condiviso decenni di abusi di minori, l'unica che sta scontando 20 anni in un carcere di sicurezza americano. Maxwell, convinta di un arresto ingiusto, aveva più volte fatto capire di essere disposta a parlare, tanto che il Congresso l'ha convocata per l'11 agosto. "Ho il potere di concederle una grazia, ma non è il momento" ha dichiarato Trump due giorni fa, prima di partire per la Scozia. Dodici ore dopo, il New York Times ha riportato la notizia che a Maxwell, prima dei due colloqui, è stata offerta una forma di immunità limitata che si concede ai soggetti per indurli a cooperare senza il rischio di autoincriminarsi durante la testimonianza, a patto che dicano la verità. I legali di Maxwell hanno dichiarato che la donna ha fatto 100 nomi, che si è parlato di grazia, ma che lei non ha chiesto nulla al momento.

C'è chi afferma, come il tabloid britannico Daily Star, che ci potrebbero essere proprio gli alleati della Maxwell dietro la diffusione del messaggio d'auguri trapelato la settimana scorsa. Il team di Trump sarebbe in totale stato d'allerta, convinto che la storia della card augurale sia stata un avvertimento per il presidente su quello di cui Ghislaine è a conoscenza, ma soprattutto su quello che potrebbe rivelare nel caso non si raggiungesse un accordo sulla sua liberazione. Come il presunto incontro che Epstein ebbe nel '96 con Trump, allora suo vicino di casa in Florida, portando con sé una ragazza 14enne. Lo sostiene una fonte anonima citata dal tabloid. L'allora 14enne non risulta aver avuto alcun rapporto con Trump. Nascosta dietro lo pseudonimo "Jane", a suo tempo denunciò tuttavia di essere stata fra le vittime di Epstein da minorenne. Stando alla trascrizione riservata di un'audizione processuale del 2021, avrebbe inoltre accompagnato il faccendiere a un ricevimento nella residenza a Mar-a-Lago del presidente e sarebbe stata "presentata" al padrone di casa.

"Non c'è dubbio che sia passato per la mente a più di qualcuno che la cartolina fosse stata diffusa da qualcuno legato alla Maxwell e che il fatto non fosse accidentale - ha detto una fonte della Casa Bianca - e Trump è molto preoccupato. Si tratta di autropreservarsi.

Il leader Usa sa che lei ha carte in mano che possono danneggiarlo" ha aggiunto la fonte. Il danno intanto lo si legge negli ultimi sondaggi: la gestione del caso per ora è costata ben 9 punti di consenso all'amministrazione americana.

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