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Trump punta sull'avvocato complottista

Il "tycoon": la Powell procuratore sui brogli. E invoca la legge marziale

Trump punta sull'avvocato complottista

Non si arrende. Donald Trump continua a combattere la sua battaglia per riconquistare la Casa Bianca che si allontana sempre di più (ieri era esattamente un mese prima dell'insediamento di Joe Biden). Il presidente uscente ha annunciato al suo entourage l'intenzione di nominare Sidney Powell procuratore speciale per l'inchiesta sui presunti brogli elettorali. La Powell è un avvocato complottista che da subito ha spalleggiato il «tycoon» della sua disperata battaglia legale, accusando gli altri Repubblicani di essere troppo rinunciatari. Secondo quanto riporta il sito Politico, il presidente avrebbe manifestato le sue intenzioni a Rudy Giuliani e a Michael Flynn, ex consigliere per la Sicurezza che Trump ha appena graziato dalle accuse per il Russiagate anche grazie alla difesa della stessa Powell. Flynn tra l'altro ha recentemente ha suggerito a Trump di invocare la legge marziale per poter continuare a portare avanti i ricorsi contro la vittoria di Biden, ormai sancita dal collegio elettorale. Altri fedelissimi di Trump, tra i quali il consigliere legale Pat Cipollone e il capo dello staff Mark Meadow, sono decisamente contrari alla nomina di Powell, che si è spesso resa ridicola con le sue teorie strampalate, come l'esistenza di software ideati all'estero per cambiare i voti. La preoccupazione prevalente nello staff del presidente uscente è che quest'ultimo continui a dare ascolto a personaggi estremisti con proposte bizzarre, come quella di Giuliani di confiscare le macchine elettorali, cosa impossibile da fare. Venerdì scorso ci sarebbe stata una violenta lite tra i consiglieri rassegnati alla sconfitta e coloro che accusano questi di non aver fatto abbastanza per rovesciare l'esito del voto.

Bisogna ora capire se Trump darà seguito alle sue intenzioni e nominerà davvero la Powell a capo della procura sui brogli. La Powell infatti è un personaggio piuttosto screditato e rischia una denuncia per diffamazione dalla società Dominion che produce le macchine elettorali e che ha chiesto alla Powell di ritrattare le «dichiarazioni diffamatorie». «Come risultato di queste accuse Dominion ha avuto enormi danni ed i suoi dipendenti sono stati spiati, molestati e hanno ricevuto minacce di morte», si legge nella lettera della società che ha più volte pubblicamente smontato con argomenti le accuse rivolte da Powell.

Un'indicazione dell'imminente scontro legale è arrivata anche dal fatto che, secondo quanto rivela la Cnn, il team legale della campagna di Trump ha inviato un memo in cui si raccomanda di conservare tutti i documenti relativi a Dominion e a Powell.

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