Trump, tweet al veleno: "Auguri ai paranoici"

Il presidente saluta "haters" e "fake news media". Slitta di 4 mesi il ritiro dalla Siria

Trump, tweet al veleno: "Auguri ai paranoici"

New York - «Sarà un anno fantastico per quelli che non soffrono della sindrome di squilibrio Trump. Godetevi il viaggio, grandi cose accadranno per il nostro Paese». Inizia così il 2019 per il presidente americano Donald Trump, che su Twitter augura «felice anno nuovo a tutti, inclusi gli haters e i fake news media». Il tycoon, costretto a rinunciare alle tradizionali vacanze natalizie nel suo resort di Mar-a-Lago, in Florida, a causa della paralisi del governo federale, come esordio del 1 gennaio sceglie di tornare sul tema che lo ha tenuto inchiodato a Washington, i fondi per la costruzione del muro al confine con il Messico. Ed è proprio lo stanziamento, a cui non vuole rinunciare, che sino ad ora non ha permesso di sbloccare l'impasse. «Una cosa è stata dimostrata, ai dem non importa nulla delle frontiere aperte e di tutti i crimini e le droghe che queste portano», tuona: «I democratici come sospettavo non hanno stanziato fondi per il muro. Il problema è che senza muro non ci può essere una vera sicurezza alla frontiera, e il nostro paese deve finalmente avere un confine meridionale forte e sicuro». Si riferisce al nuovo piano che i dem intendono presentare in Congresso domani - giorno in cui assumeranno il controllo della Camera - per mettere fine allo shutdown. Oggi invece, Trump riceve i leader di Capitol Hill alla Casa Bianca per un nuovo round di consultazioni. La legge dem finanzia sino all'8 febbraio il Dipartimento per la sicurezza nazionale mantenendo gli attuali livelli di spesa, e continuando a negare i fondi per il muro. Si tratta dello stesso provvedimento approvato prima di Natale dal Senato, ma bocciato dal presidente, che dal 22 dicembre ha causato il parziale blocco delle attività amministrative federali. Del piano fanno parte anche altre sei leggi per riaprire sino al 30 settembre le agenzie federali costrette a chiudere. I leader repubblicani al Senato, a guida Gop, fanno però sapere che appoggeranno solo una proposta con il sostegno di Trump, e in questo momento pare difficile che lui cambi idea. Sempre sul fronte democratico, si aprono i giochi per la corsa alla Casa Bianca del 2020, con la senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren che annuncia la creazione di un comitato esplorativo per le presidenziali. Mossa che precede il lancio formale della candidatura. La progressista Warren, dura critica di Trump, è la prima potenziale sfidante del tycoon in una gara che si preannuncia la più affollata dagli anni Novanta. Il 2019 si apre con novità anche sul fronte della presenza americana in Siria, con l'inquilino della Casa Bianca - secondo il New York Times - che concede al Pentagono 4 mesi per ritirare i 2.000 soldati nel paese, facendo retromarcia dopo l'ordine improvviso di un ritorno delle truppe in 30 giorni.

Proprio quell'affermazione a sorpresa che aveva indotto il capo del Pentagono Jim Mattis a dimettersi. Del suo successore Patrick Shanahan, Trump ha detto che potrebbe rimanere segretario alla Difesa ad interim «a lungo».

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