Tutte le parole che Fini ancora non dice

Non ha nulla da dire sulla vendita della casa di Montecarlo finita, dopo un tortuoso giro, nelle mani di suo cognato?

Tutte le parole che Fini ancora non dice

Non vorremmo infierire su Gianfranco Fini, contro il quale si è già accanito il destino, né cinico né baro. Ma una domandina facile facile gliela poniamo, sia pure senza la speranza di ottenere risposta: non ha niente da dire dopo che il settimanale Oggi ha segnalato con molta evidenza la messa in vendita della famosa casa di Montecarlo finita, a seguito di un tortuoso giro, nella disponibilità di suo cognato, Giancarlo Tulliani?

L'immobile, ricevuto in eredità da An per decisione testamentaria di una nobildonna, fu ceduto dal partito per 300mila euro a una società, formalmente impeccabile, i cui intestatari però non figuravano in modo esplicito. Il Giornale nel 2010 si occupò della vicenda e, dopo un'inchiesta investigativa, pubblicò una serie di servizi nei quali si dava per certo che l'appartamento, di fatto, fosse gestito dal familiare dell'allora presidente della Camera. Che s'indignò, protestò, smentì, addirittura registrò un video per affermare e ribadire di non avere nulla a che fare con il citato quartierino, sfidando chiunque a dimostrare il contrario e annunciando che si sarebbe immediatamente dimesso qualora ciò fosse avvenuto (cosa che si guardò bene dal fare una volta smascherato).

La questione non si esaurì subito; anzi, si protrasse a lungo, scatenando polemiche infuocate cui contribuirono vari politici, cronisti, editorialisti di testate importanti. Tutti costoro, naturalmente, anziché tentare di chiarire come fossero andate effettivamente le cose, attaccarono noi (che avevamo scoperto gli altarini) scaricandoci addosso insulti, il più gentile dei quali era: «Siete la macchina del fango».

Ma non si trattava di palta, bensì della verità, almeno a giudicare dai risultati divulgati da Oggi , egregiamente diretto da Umberto Brindani. Il periodico illustrato titola infatti: «Riecco Tulliani! Ora è in vendita l'appartamento di Montecarlo che ha inguaiato Fini. Dicevano che il cognato dell'ex presidente di An non c'entrasse con l'alloggio dello scandalo, ma telefonando a un'agenzia si capisce che...». Il relativo articolo merita di essere letto, anche perché rivela che l'attuale quotazione della «casetta» è pari a 1 milione 600mila euro. Mica male per 70 metri quadrati acquistati dalla fantomatica società per la miseria di 300mila euro. Una speculazione ricca. Altro che macchina del fango: qui siamo davanti a una macchina da soldi.

Non abbiamo voglia di ricominciare a menarla su Fini e la sua parentela.

Ci limitiamo a sollecitare dal desaparecido della politica italiana un commento a chiusura dell'incidente o, meglio, dell'affarone. Non noi, ma i lettori ne hanno diritto. Ai colleghi pifferai diciamo soltanto che ci dovrebbero delle scuse. Conoscendoli, però, sappiamo che avranno solo il coraggio di andare a nascondersi.

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