Twitter "licenzia" Musk (ma lui ora prende tempo)

Il tycoon chiedeva se lasciare la guida del social: sì al 57%. Lui: "Serve un Ceo che lo faccia vivere"

Twitter "licenzia" Musk (ma lui ora prende tempo)

AAA nuovo amministratore delegato cercasi per Twitter. E già si fanno i primi nomi dei possibili successori di Elon Musk, dopo il sondaggio lanciato domenica dal fondatore della Tesla, ormai da 52 giorni anche Ad del social network. Musk continuerà a tenere la proprietà del suo giocattolo ma ha perso il referendum, da lui stesso promosso tramite il proprio iperattivo account, dal quale ha chiesto e garantito: «Devo dimettermi da capo di Twitter? Mi atterrò al risultato di questo sondaggio». Risposta a maggioranza positiva. Il 57,5% dei 17 milioni e mezzo di utenti-votanti ha risposto di «sì» - Musk deve andare - il 42,5% ha detto di «no».

Per questo, mentre ancora Musk non era neanche rientrato da Doha, dove è volato domenica per assistere alla finale dei Mondiali in tribuna, al fianco del genero di Trump, Jared Kushner, il Financial Times già avanzava ieri i nomi in lizza per la successione. A cominciare da Sheryl Sandberg, l'ex direttrice operativa di Meta, artefice della trasformazione dell'azienda di Mark Zuckerberg in un colosso della pubblicità digitale, per arrivare a un'altra donna, Sarah Friar, boss di Nextdoor, e già direttrice finanziaria della società di pagamenti Block, creata dal cofondatore di Twitter, Jack Dorsey. Scegliere Friar potrebbe aprire una nuova epoca e trasformare Twitter in una superapp con alcuni servizi a pagamento.

«Fai attenzione a ciò che desideri, perché potresti ottenerlo», aveva twittato Musk subito dopo aver indetto la consultazione, confermando quello che molti sospettano e qualcuno aveva anticipato: l'uomo più ricco del mondo (solo di recente dal francese Bernard Arnault, non intende restare Ceo di Twitter, per questo ha lanciato la sfida che sapeva di perdere. L'iniziativa è anche una strategia per placare le polemiche sorte da quando ha preso in mano la società, attuando licenziamenti di massa, ripristinando account che avevano violato le regole e sospendendo alcuni giornalisti accusati di aver violato la sua privacy, per poi riattivare i loro profili dopo lo sdegno generale. Il sondaggio si è rivelato anche una strategia utile per rassicurare gli inserzionisti, ma soprattutto un modo per tenere a bada gli azionisti di Tesla, preoccupati che Twitter distragga troppo Musk, specie dopo un anno in cui la casa automobilistica ha già perso quasi il 60% del suo valore. Le azioni della multinazionale statunitense, non a caso, hanno guadagnato lo 0,83% dopo il sondaggio. La senatrice democratica Elizabeth Warren ha scritto al presidente del Consiglio degli investitori Tesla sottolineando i rischi della doppia guida di Musk su Tesla e Twitter.

«Ci potrebbero essere significative questioni legali», scrive Warren, citando possibili violazioni dell'antitrust, l'ipotesi che Musk, per esempio, usi una società a vantaggio dell'altra, magari addebitando a Tesla cifre maggiori per gli annunci oppure riadattando l'algoritmo del social a vantaggio del colosso dell'auto.

Mister Twitter, nel frattempo, per autodifesa e per guadagnare tempo, spiega che la successione non sarà facile: «Il punto non è trovare un Ceo, ma trovarne uno che faccia sopravvivere» la piattaforma che cinguetta.

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