Uccide la ex e si suicida. Aveva il divieto di avvicinamento

I controlli sono partiti dalla scuola quando la madre non si è presentata a prendere la figlia più piccola, una ragazzina di 12 anni

Uccide la ex e si suicida. Aveva il divieto di avvicinamento
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I controlli sono partiti dalla scuola quando la madre non si è presentata a prendere la figlia più piccola, una ragazzina di 12 anni. E i sospetti sono nati quando i colleghi non hanno visto l'uomo arrivare al lavoro. I carabinieri, visto il pregresso, hanno effettuato un controllo domiciliare scoprendo la tragedia: l'ennesimo femminicidio che questa volta si è registrato in Liguria, in provincia di La Spezia, in un appartamento popolare del comune di Riccò del Golfo, dove una donna di 47 anni, tunisina ma da anni residente in Italia, è stata uccisa a coltellate dal marito, un 50enne connazionale, operaio edile, che poi ha rivolto l'arma contro di sé, togliendosi la vita.

Non sono servite le denunce della donna per maltrattamenti in famiglia e neanche il provvedimento emesso in aprile dal giudice della Spezia per vietare all'uomo di avvicinarsi alla donna e alla figlia di 12 anni. In casa i dissidi e i litigi, partiti stando alle prime ricostruzioni dalla contrarietà dell'uomo all'educazione della figlia 12enne considerata troppo «occidentalizzata», erano diventati all'ordine del giorno. Poi violenze, vessazioni, botte, minacce che si sono concretizzate ieri nel delitto, l'ennesimo in Italia da inizio marzo.

Il 50enne è arrivato nella casa di famiglia nel pomeriggio, violando l'ordine di non avvicinarsi, e dopo una lite ha colpito la coniuge con un coltello da cucina. Ferite fatali per la donna, che stando ad un primo esame non sarebbe riuscita a difendersi dalla furia del marito. Poi l'uomo ha rivolto l'arma contro di sé, ferendosi al petto a coltellate e togliendosi la vita.

I carabinieri hanno trovato l'arma a terra accanto al suo cadavere. Al momento dei fatti in casa non c'erano i due figli della coppia, oltre alla ragazzina anche il fratello di 16 anni.

Il provvedimento che aveva fatto seguito alla

denuncia della donna non a caso era riferito ad un divieto di avvicinare sia la moglie che la 12enne, vittime entrambe di violenza e di posizioni integraliste imposte, alla cui opposizione la risposta è finita nel sangue.

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